Roma, la sfida trappola con il Verona dopo i trionfi su Lazio e Nizza

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I giallorossi cercano la terza vittoria di fila all’Olimpico contro una squadra organizzata, capace di mettere in difficoltà anche la Juventus.

La Roma arriva al crocevia di fine settembre con due successi dal peso specifico enorme: il derby con la Lazio vinto in campionato e la trasferta di Nizza in Europa League hanno portato punti, entusiasmo e soprattutto la sensazione che la squadra di Gasperini stia trovando la sua strada. Dopo il passo falso contro il Torino, i giallorossi hanno rialzato la testa, e adesso la sfida con il Verona diventa l’occasione per allungare la striscia positiva e calare un tris che avrebbe un valore tanto pratico quanto psicologico.

Non sarà, però, una gara semplice. Perché se è vero che gli scaligeri non hanno ancora trovato la vittoria in Serie A, è altrettanto vero che le ultime uscite hanno mostrato segnali di crescita: il pareggio con la Juventus, quello con la Cremonese e un atteggiamento sempre battagliero sono indizi di una squadra viva, pronta a vendere cara la pelle anche in un Olimpico caldo e affollato.

Serie A
28 Settembre 2025
- 15:00
AS Roma
0.98
xG
1.35
2 0
Verona

Il Verona che ha fermato la Juventus

Per capire con quale spirito si presenterà la formazione di Zanetti, basta guardare alla partita con i bianconeri. Avvio prudente, tutti dietro la linea della palla e baricentro basso, ma senza mai rinunciare all’idea di colpire in contropiede. L’assetto a 3-5-2 ha garantito compattezza difensiva e ordine, con Nelsson bravissimo a limitare Vlahovic e la coppia Giovane-Orban a far male nelle ripartenze. Due attaccanti giovani e sfrontati, capaci di muoversi su tutto il fronte offensivo, cercando profondità e conclusioni rapide.

Il Verona, oltre alle corse dei suoi “Centennials”, si affida molto al lavoro degli esterni. Bradaric e Belghali corrono senza sosta, alternando sovrapposizioni e rientri, mentre i centrocampisti vanno spesso a caccia della seconda palla. Un’arma in più è rappresentata dallo schema su calcio d’angolo studiato per Serdar: battuta sul primo palo, spizzata e inserimento del tedesco sul secondo. Con l’Udinese ha portato un gol pesantissimo, con la Juve solo il VAR ha negato la gioia per un fuorigioco millimetrico.

La Roma e il rischio di sottovalutare

La lezione è chiara: questo Verona sa soffrire, ripartire e rendersi pericoloso anche con poco possesso palla. Proprio per questo, la Roma dovrà imporre da subito ritmo e qualità tecnica, senza lasciare spazi gratuiti. La chiave sarà negli uno contro uno sugli esterni, dove Angelino e Wesley (o chi prenderà il loro posto) dovranno prevalere, e in mezzo al campo, dove Cristante e Koné saranno chiamati a dominare nel duello fisico.

Ma a fare la differenza potrebbe essere la fantasia dei trequartisti, con Soulé in prima fila: l’argentino ha colpi simili a quelli che sabato scorso hanno permesso a Conceicao di fulminare il Verona con il suo sinistro a rientrare. Una giocata che può diventare l’arma per scardinare una difesa altrimenti molto ordinata.

La Roma non può permettersi cali di tensione: la doppia vittoria con Lazio e Nizza ha acceso la speranza, ma ora serve continuità. E Verona, mai come questa volta, rischia di trasformarsi in un avversario da prendere con le pinze. Perché se vincere aiuta a vincere, è proprio in queste partite che si costruisce la mentalità di chi vuole arrivare fino in fondo.