L’Arsenal sogna di nuovo, e Bukayo Saka ne è il simbolo più luminoso. Dopo anni di rincorse e delusioni, il talento cresciuto a Hale End crede che questa possa essere la stagione buona per riportare il titolo di Premier League nel nord di Londra.
La vittoria per 1-0 sul Crystal Palace ha proiettato i Gunners in vetta alla classifica con quattro punti di vantaggio sul Bournemouth e sei sul Manchester City, in un fine settimana che ha visto crollare tutti i rivali diretti. Una spinta di fiducia enorme per una squadra che oggi sembra più completa, matura e consapevole.
La classifica di Premier
“Siamo più forti, anche con gli infortuni”
In un’intervista esclusiva a Sky Sports, Saka ha raccontato il momento speciale che sta vivendo il gruppo allenato da Mikel Arteta: “Ho la sensazione che, quando giochi nell’Arsenal, si parli sempre e solo di come stai andando. A volte tutto viene analizzato troppo. Ma quest’anno siamo un gruppo forte, con molta qualità. Abbiamo già avuto tanti infortuni, eppure chi è entrato ha dimostrato che tutti possiamo mantenere lo stesso livello. È quello che serve per arrivare fino in fondo.” Un messaggio chiaro e maturo, che mostra la crescita non solo tecnica ma anche caratteriale del ventiquattrenne inglese.
La lezione delle stagioni passate
Negli ultimi tre anni, l’Arsenal si è fermato sempre a un passo dal sogno. Due secondi posti consecutivi alle spalle del Manchester City e, più recentemente, il sorpasso del Liverpool nel finale della scorsa stagione. Ma per Saka quelle ferite sono diventate esperienza: “In passato abbiamo perso punti in partite che oggi vinciamo. Come contro il Newcastle, dove non avevamo mai fatto bene. Ora invece sì. Ma è presto per parlare del ‘nostro anno’. Ho imparato che il momento decisivo arriva ad aprile: è lì che devi esserci e restare davanti.”
La spinta del gruppo e l’obiettivo comune
Mercoledì sera, l’Arsenal ospiterà il Brighton nei quarti di finale della Coppa di Lega, prima della trasferta di sabato sul campo del Burnley, neopromosso in Premier League. Occasioni per consolidare la vetta e alimentare l’entusiasmo di una squadra che oggi appare più compatta che mai.
Saka, reduce dal suo 100° gol in Premier League (raggiunto alla 200ª presenza con l’Arsenal), è diventato il secondo più giovane nella storia del club a toccare questo traguardo, dopo Cesc Fàbregas nel 2011. Ma nonostante i record personali, il suo sguardo è rivolto al collettivo: “Voglio vincere il trofeo più importante con l’Arsenal. Questo è il mio obiettivo. Il gruppo è unito, abbiamo vissuto tanti alti e bassi insieme, ora vogliamo solo fare il passo successivo.”
La maturità di un leader
A 24 anni, Bukayo Saka è passato dall’essere una promessa a un riferimento assoluto per l’Arsenal e per la nazionale inglese. Il suo carisma cresce insieme ai risultati della squadra, e le sue parole rispecchiano la mentalità che Arteta ha saputo trasmettere: ambizione, equilibrio e fame di vittorie.
Dopo tre stagioni di sogni sfiorati, l’Arsenal è tornato a crederci davvero. E con un leader come Saka, che parla più con l’esempio che con le parole, il titolo non sembra più un miraggio.



