Pioli esonerato, la Fiorentina riparte da Galloppa: sarà lui in panchina contro il Magonza in Conference League

Redazione
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Dopo il crollo interno con il Lecce, l’avventura di Stefano Pioli in viola si chiude ufficialmente. A guidare la squadra in Europa sarà l’ex centrocampista Daniele Galloppa, in attesa del nuovo tecnico.

Era nell’aria, e alla fine è arrivata l’ufficialità. Stefano Pioli non è più l’allenatore della Fiorentina, che ha deciso di interrompere il rapporto con il tecnico emiliano dopo il disastroso avvio di stagione. Solo quattro punti nelle prime dieci giornate di Serie A, un ultimo posto in classifica e un ambiente che da settimane chiedeva un segnale forte.

Il ko interno contro il Lecce, arrivato tra i fischi del “Franchi”, ha chiuso definitivamente un capitolo. Una separazione che, per la società, si è resa inevitabile dopo i continui blackout di una squadra apparsa svuotata, senza idee, priva di quella intensità che aveva caratterizzato il primo Pioli a Firenze.

Giovedì sera, in Conference League contro il Magonza, i viola scenderanno in campo senza il loro allenatore. Pioli non sarà della spedizione europea, lasciando un’eredità pesante a una Fiorentina che deve ritrovare se stessa in fretta, anche solo per evitare che la stagione si trasformi in un naufragio.

Daniele Galloppa, l’uomo della transizione

Nel comunicato ufficiale, ACF Fiorentina ha ringraziato Pioli per la professionalità mostrata, ma ha subito chiarito il presente: «La guida tecnica della Prima Squadra è stata temporaneamente affidata a Mister Daniele Galloppa».

Classe 1985, Galloppa rappresenta la nuova frontiera del vivaio tecnico viola. Cresciuto nelle giovanili della Roma, è stato un centrocampista elegante e disciplinato, con quasi dieci stagioni in Serie A tra Ascoli, Siena e Parma. Ritiratosi giovane, ha intrapreso la carriera in panchina con passione e metodo: prima nei dilettanti del Santarcangelo, poi nelle giovanili della Fiorentina, dove ha collezionato un successo importante vincendo la Coppa Italia Primavera 2024.

Ora arriva la grande occasione. Toccherà a lui guidare Kean e compagni nella difficile trasferta di Magonza, portando con sé quella freschezza e quell’entusiasmo che, forse, alla squadra sono mancati in questi mesi.

Fiorentina, il futuro è già iniziato: corsa a due per la panchina

Il presente è Galloppa, ma il futuro è già oggetto di trattativa. La società sta valutando con attenzione le candidature per la guida tecnica definitiva. In cima alla lista, due nomi: Roberto D’Aversa e Paolo Vanoli.
D’Aversa, reduce dall’esperienza con l’Empoli, sembra essere il profilo più vicino: tecnico pragmatico, abile nel costruire gruppi solidi e nel gestire situazioni complesse. Secondo indiscrezioni, avrebbe già avuto contatti diretti con la dirigenza e potrebbe firmare un contratto fino a giugno con opzione di rinnovo.

Più defilato Vanoli, ex difensore della Fiorentina tra il 2000 e il 2002, quando conquistò una Coppa Italia con Roberto Mancini in panchina. La sua conoscenza dell’ambiente resta un punto a favore, ma le priorità viola sembrano orientate verso un tecnico già pronto a incidere nell’immediato.

Un passaggio di testimone che pesa

L’addio di Pioli chiude un capitolo complesso e apre una fase di ricostruzione profonda. La Fiorentina, ferita ma viva, dovrà ora ritrovare spirito, gioco e convinzione. Galloppa rappresenta la continuità interna e, allo stesso tempo, la scommessa del coraggio: un giovane allenatore chiamato a riaccendere una squadra smarrita.
Giovedì sera, a Magonza, si aprirà una nuova pagina del libro viola. E il calcio, come spesso accade, darà il suo verdetto.