Il Napoli non riesce più a rialzarsi. Al “Dall’Ara” arriva un nuovo passo falso, il quinto stagionale e il terzo in campionato. La sconfitta contro il Bologna non solo cancella l’occasione di allungo in classifica, ma conferma un trend preoccupante: gli azzurri di Antonio Conte appaiono scarichi, prevedibili e senza la fame che li aveva resi protagonisti lo scorso anno. Il Bologna, trascinato da un pubblico infuocato e da una condizione fisica migliore, ha vinto con merito, mentre il Napoli ha prodotto un solo tiro in tutta la partita, troppo poco per una squadra che punta al vertice.
Attacco sterile e scelte discutibili
Il problema più evidente resta la mancanza di incisività offensiva. Gli azzurri non segnano da tre partite tra Serie A e Champions League, e contro il Bologna non hanno mai realmente impensierito il portiere debuttante Pessina. L’assenza di Lukaku e De Bruyne pesa, ma le scelte di Conte sollevano interrogativi: perché lasciare in panchina contemporaneamente Neres e Lang, rinunciando a fantasia e velocità? Il tecnico ha preferito schierare Elmas nel tridente, ma la manovra è rimasta lenta e priva di spunti, mentre Politano, ormai stanco, continua a essere impiegato senza risultati.
Conte non fa sconti: “Serve un’altra energia”
Nel post-partita, Conte non ha nascosto la propria delusione e ha parlato apertamente di un problema mentale e motivazionale: “Loro avevano più energia in tutto: più voglia, più entusiasmo. Noi abbiamo fatto il compitino finché la partita è stata in equilibrio, poi ci siamo sciolti. Non vedo quell’energia positiva dello scorso anno e mi preoccupa. Se non riesco a cambiarla, significa che non sto facendo un buon lavoro”. Parole dure, pronunciate con la solita schiettezza. Il tecnico ha ammesso di sentirsi in parte responsabile del momento, ma ha anche lanciato un messaggio ai suoi giocatori: serve uno scatto d’orgoglio immediato.

l fantasma del post-Scudetto
Conte ha evocato il precedente della stagione 2023/24, quando il Napoli, dopo lo scudetto di Spalletti, crollò fino al decimo posto: “Dopo aver vinto uno Scudetto si pensava che tutto venisse da sé. Ma non basta il tricolore sul petto per vincere le partite”.
Cosa deve cambiare
Lo stesso Conte ha individuato tre parole chiave per la rinascita: spirito, voglia, energia. Ma oltre all’aspetto mentale, serviranno scelte tattiche più coraggiose. L’attacco va rivitalizzato con giocatori capaci di rompere gli equilibri, Lang e Neres su tutti, e la squadra deve ritrovare compattezza e pressing alto, tratti distintivi del gioco del tecnico salentino. La sosta per le nazionali arriva nel momento giusto: due settimane per riflettere, ricompattarsi e capire se il Napoli ha ancora dentro la fame da grande squadra. Perché, come ha detto Conte, “non basta essere campioni d’Italia per sentirsi vivi”.



