La missione è chiara: vincere, convincere e sperare. L’Italia di Gennaro Gattuso, già certa dei Playoff ma ancora aritmeticamente in corsa per il primo posto del Gruppo I, affronta giovedì sera (ore 20:45, Chisinau) la Moldavia nel penultimo atto delle qualificazioni al Mondiale 2026. Un appuntamento da non sbagliare, anche per ritrovare entusiasmo dopo una fase altalenante e diverse assenze pesanti.
Turnover obbligato: Gattuso cambia volto alla Nazionale
Con Barella squalificato e Kean costretto al forfait per la frattura alla tibia, “Ringhio” si affida a un undici rinnovato. L’obiettivo è duplice: blindare i Playoff e concedere minuti a chi finora ha visto meno il campo. Davanti a Donnarumma, il ct prepara una linea difensiva inedita con Bellanova, Mancini, Gabbia e Cambiaso, lasciando inizialmente a riposo i titolari Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori e Dimarco in vista della sfida di domenica contro la Norvegia a San Siro.
Centrocampo azzurro senza Barella, tocca a Ricci e Tonali
La squalifica di Barella apre il ballottaggio in mezzo al campo tra Cristante, Locatelli e Ricci. Il regista del Milan sembra favorito, al fianco di Tonali, vero perno della mediana azzurra e uomo simbolo del progetto Gattuso.
Il ct ha confermato che l’ex centrocampista del Milan e ora al Newcastle “non giocherà contro la Norvegia” perché diffidato: “Meglio evitare un giallo che lo escluderebbe dai Playoff”.
Sulle fasce Orsolini e Zaccagni, davanti la coppia giovane
Nel 4-4-2 proposto dal tecnico, gli esterni offensivi saranno Orsolini e Zaccagni, anche se restano vive le alternative Politano e Raspadori, con quest’ultimo utilizzabile pure da seconda punta. Davanti, accanto a Retegui, è pronto all’esordio da titolare Pio Esposito, punta dell’Inter e uno dei talenti più interessanti della nuova generazione azzurra. La sua presenza garantisce profondità e fisicità in un attacco privo di Kean, sostituito in extremis da Cambiaghi.
La probabile formazione
Italia (4-4-2): Donnarumma; Bellanova, Mancini, Gabbia, Cambiaso; Orsolini, Ricci, Tonali, Zaccagni; Retegui, Pio Esposito. Ct: Gennaro Gattuso.
Una sfida da vincere, anche per il morale. L’Italia riparte dalla grinta del suo allenatore e da un gruppo in evoluzione. Perché, come ha ricordato lo stesso Gattuso, “il Mondiale si costruisce prima con la mentalità, poi con i risultati”. A Chisinau serviranno entrambe.
