Non bastava il caos post Bologna e le parole infuocate di Antonio Conte. A complicare ulteriormente il momento del Napoli ci pensa l’infortunio di Frank Anguissa, costretto a fermarsi durante il ritiro con la Nazionale del Camerun. Il centrocampista azzurro sarà sottoposto a nuovi esami per valutare l’entità del problema al flessore, ma il rischio di un’assenza prolungata è concreto.
Il vuoto lasciato da Anguissa
Conte lo sa bene: nessuno, in questa rosa, possiede le caratteristiche del camerunense. Potenza fisica, copertura del campo e capacità di transizione sono qualità uniche nel panorama del Napoli. Il centrocampo partenopeo, infatti, è costruito su profili tecnici e di regia – Lobotka e Gilmour – o di inserimento offensivo come Elmas e McTominay, mentre De Bruyne, ancora ai box, è un rifinitore puro, non certo un interditore.
L’assenza di Anguissa obbliga dunque il tecnico leccese a un nuovo equilibrio tattico, con due strade possibili: riadattare Gilmour o rilanciare Elmas da interno.
Gilmour mezzala, la soluzione “di equilibrio”
Lo scozzese ex Brighton rappresenta la soluzione più logica e, in parte, già collaudata. Conte l’ha utilizzato da mezzala anche la scorsa stagione, proprio durante un altro stop di Anguissa. Nel 4-3-3 che l’allenatore sembra intenzionato a riproporre dopo il ko di De Bruyne, Gilmour agirebbe sul centrodestra, affiancando Lobotka e McTominay. Meno forza fisica, ma più rapidità e qualità di palleggio: una scelta che permette al Napoli di impostare con doppio play, aumentando il controllo del possesso e la densità tecnica nella metà campo avversaria.
Elmas, il jolly che torna alle origini
L’altra carta è Eljif Elmas, il tuttofare tornato al centro del progetto dopo il rientro sotto il Vesuvio. Nelle ultime uscite è stato impiegato da esterno alto, ma la sua duttilità consente a Conte di riportarlo nel ruolo di mezzala pura. Meno muscoli rispetto ad Anguissa, ma intelligenza tattica, capacità di inserimento e un buon equilibrio tra qualità e corsa. Il macedone garantirebbe dinamismo e copertura, sacrificando però parte della fisicità che il tecnico richiede nei duelli centrali.
Vergara, l’alternativa giovane
Alle spalle dei titolari c’è anche Antonio Vergara, il talento cresciuto in casa Napoli e trattenuto in estate proprio su indicazione di Conte. Durante il ritiro gli è stato cucito addosso un ruolo da mezzala offensiva, con margini di crescita importanti. All’occorrenza, il tecnico potrebbe concedergli minuti nelle prossime settimane, soprattutto in caso di calendario fitto o ulteriori acciacchi a centrocampo.
Le combinazioni possibili
Senza Anguissa, le opzioni principali per il nuovo centrocampo a tre del Napoli sono:
- Gilmour – Lobotka – McTominay
- Elmas – Lobotka – McTominay
- Vergara – Lobotka – McTominay



