Il Bologna vive un momento di grande entusiasmo dopo il successo sul Napoli che ha portato la squadra di Vincenzo Italiano al quinto posto, a soli tre punti dalla vetta. Ma la sosta per le Nazionali arriva con più di una nuvola all’orizzonte: oltre a Skorupski, fermo per un mese e mezzo, i rossoblù perdono per infortunio anche Nicolò Cambiaghi e Jonathan Rowe, due pedine chiave sulla fascia sinistra.
Le condizioni degli infortunati
Entrambi gli esterni offensivi resteranno fuori per almeno tre settimane. Un doppio stop che costringe Italiano a rivedere le rotazioni in attacco, proprio nel momento in cui il Bologna sembrava aver trovato la sua identità tattica definitiva.
Il 4-2-3-1 dell’allenatore siciliano dovrà così adattarsi alle emergenze, in un calendario che dopo la sosta proporrà otto partite in meno di un mese, tra campionato ed Europa League.
Domínguez, il sostituto naturale
La prima scelta sembra portare al nome di Domínguez. Dopo una stagione di alti e bassi, l’argentino classe 2003 può finalmente ritrovare spazio dal primo minuto. Escluso dalla lista UEFA e utilizzato col contagocce in Serie A (solo 110 minuti in 11 gare), “El Nene” è però l’alternativa più logica: conosce i meccanismi del sistema di gioco di Italiano e ha le caratteristiche ideali per coprire tutta la corsia mancina. Un’occasione d’oro per rilanciarsi, proprio nel momento in cui il Bologna ha bisogno di nuove energie per restare agganciato al treno europeo.
Bernardeschi si candida: duttilità ed esperienza
L’altra opzione è Federico Bernardeschi, arrivato in estate con l’etichetta di vice-Orsolini ma pronto a reinventarsi. Finora ha trovato spazio quasi sempre a gara in corso, ma l’emergenza apre la possibilità di vederlo titolare sulla sinistra, ruolo che in passato ha già interpretato con la Juventus e la Nazionale.
Con la sua esperienza e la capacità di giocare su entrambe le fasce, Bernardeschi potrebbe diventare una risorsa preziosa, soprattutto in un periodo fitto di impegni. Italiano ne apprezza la duttilità e non è escluso che decida di affidargli il compito di dare equilibrio e qualità alla manovra.
Fabbian jolly offensivo
Meno probabile, ma non da escludere, lo spostamento in avanti di Giovanni Fabbian. L’ex Inter, protagonista di buone prestazioni da mezzala e trequartista, potrebbe essere avanzato alle spalle della punta, con Odgaard adattato sull’out sinistro.
Fabbian ha partecipato a 11 gare stagionali, pur trovando raramente la via del gol — l’ultima rete risale allo scorso aprile, in Coppa Italia. Italiano crede però nel suo potenziale e la mancanza di alternative potrebbe offrirgli un’occasione per ritrovare fiducia e incisività.
Soluzione a due punte? Ipotesi remota
Il ritorno di Ciro Immobile, ormai pronto dopo l’infortunio, arricchisce le opzioni offensive del Bologna, che può contare anche su Dallinga e Castro. Tuttavia, difficilmente Italiano abbandonerà il suo 4-2-3-1 a favore di un doppio centravanti: l’idea resta confinata a una possibile mossa a partita in corso, utile per cambiare ritmo o ribaltare il risultato.





