Italia-Norvegia, è l’ora di Samuele Ricci: Gattuso gli affida la regia azzurra a San Siro

Redazione
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Nell’ultima gara del girone di qualificazione ai Mondiali 2026, il centrocampista del Milan è pronto a partire titolare. Per lui sarà il ritorno in campo con la Nazionale dopo cinque mesi di assenza.

Domenica sera, sotto le luci di San Siro, si chiuderà il cammino dell’Italia nel Gruppo I delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Gli Azzurri sfideranno la Norvegia di Haaland, capolista imbattuta e ormai certa del primo posto, che vale l’accesso diretto al torneo in programma tra Messico, Stati Uniti e Canada.

Per ribaltare un destino ormai scritto servirebbe un miracolo calcistico: nove gol di scarto per superare i norvegesi. Un’utopia che spinge Gattuso e il suo gruppo a guardare oltre il risultato, proiettandosi già verso i playoff di marzo, quando si deciderà davvero se l’Italia potrà tornare a un Mondiale dopo due edizioni d’assenza.

Niente rischi inutili: fuori i diffidati

L’obiettivo è arrivare a quella doppia sfida con la rosa al completo. Per questo il commissario tecnico ha deciso di non rischiare i diffidati. Tonali, Frattesi e Cambiaso resteranno ai box per evitare sanzioni che costerebbero caro nei playoff. Scelta logica, ma che impone anche una rotazione importante nel cuore del campo.

Ed è qui che entra in scena Samuele Ricci, il centrocampista del Milan che contro la Norvegia avrà la grande occasione di tornare titolare in Azzurro. Un premio alla costanza e al carattere di un giocatore che ha saputo rilanciarsi dopo mesi complicati, riconquistando fiducia e minuti nel club rossonero.

La grande occasione per Ricci

Per Ricci, classe 2001, quella di San Siro sarà una serata speciale. La sua ultima apparizione con la Nazionale risale al 9 giugno, nell’amichevole contro la Moldavia a Reggio Emilia, ultimo atto del ciclo di Spalletti. Poi il silenzio, interrotto solo da due recenti convocazioni senza minuti giocati.

Samuele Ricci
Samuele Ricci

Ora Gattuso gli affida la regia azzurra, il ruolo che più gli appartiene, e lo fa in una partita dal valore simbolico più che aritmetico. Ricci ha esordito in Nazionale maggiore nel 2022 con Roberto Mancini, ma è con Luciano Spalletti che si era ritagliato il suo spazio, arrivando a firmare una prestazione memorabile nella vittoria per 3-1 in Francia in Nations League: lì aveva brillato accanto a Tonali, orchestrando la manovra con personalità e intelligenza tattica.

Da allora, la sua crescita è proseguita al Milan, dove Allegri (approdato sulla panchina rossonera dopo l’addio di Pioli) lo ha valorizzato come punto di equilibrio tra costruzione e copertura. Contro la Norvegia, Ricci ritroverà quella responsabilità che un tempo gli sembrava a portata di mano: guidare la mediana dell’Italia in una gara ufficiale.

Un’Italia diversa, ma non rinunciataria

Rispetto al deludente pari contro la Moldavia, quella che scenderà in campo a San Siro sarà un’Italia rinnovata ma più vicina all’idea tattica del suo commissario tecnico. Gattuso tornerà al 3-5-2, con Donnarumma di nuovo tra i pali e una linea difensiva composta da Di Lorenzo, Mancini e Bastoni — anche se restano da valutare le condizioni fisiche di Calafiori.

Sulle corsie agiranno Politano e Dimarco, mentre il centrocampo vedrà Ricci in regia, affiancato da Barella e Cristante. Davanti, spazio alla coppia Retegui–Pio Esposito, simbolo di un’Italia giovane, ancora in costruzione, ma desiderosa di ritrovare entusiasmo.

Verso i playoff con nuove certezze

Il match con la Norvegia, pur privo di un vero peso in classifica, sarà un banco di prova prezioso per testare uomini e idee. Gattuso vuole chiudere il girone con una prova di orgoglio e, soprattutto, gettare le basi per marzo. E se la notte di San Siro servirà a poco per la classifica, potrebbe invece cambiare il futuro di Samuele Ricci, pronto a riprendersi l’Azzurro con la maturità di chi ha imparato che, nel calcio come nella vita, le occasioni contano più delle promesse. Per Ricci è tempo di scrivere un nuovo capitolo con la maglia della Nazionale. A San Siro, davanti al suo pubblico, guiderà l’Italia verso un futuro che non può più permettersi di sbagliare.