Per Lionel Messi, a Barcellona, le porte saranno sempre spalancate. L’uomo che ha riscritto la storia del club con 672 gol in 778 partite, dieci Liga e quattro Champions rimane la leggenda più luminosa mai passata dalla Catalogna. Ma, nonostante un amore così grande da aver segnato un’epoca, il Barça non cambierà il nome dello Spotify Camp Nou per dedicarglielo. Le voci erano rimbalzate nelle ultime settimane, alimentate dal ritorno della Pulce in Catalogna una volta terminata la sua carriera. Ma dalla società è arrivata una risposta netta: nessun progetto di intitolazione è allo studio.
“Nemmeno Leo lo vorrebbe”: la posizione del club e le parole di Jordi Alba
A riportare tutti con i piedi per terra è stato Jordi Alba, amico fraterno di Messi e ormai vicino al ritiro dall’Inter Miami. L’ex terzino ha spiegato a COPE di non credere minimamente all’idea: “Camp Nou Leo Messi? Non credo che nemmeno Leo lo voglia. Il nome va bene così com’è. Qualsiasi cosa fatta per lui è positiva, ma cambiare il nome dello stadio no”.

Una posizione confermata anche dalla vicepresidente blaugrana Elena Fort, che ha ricordato come a Barcellona non si sia mai voluto personalizzare in maniera eccessiva gli impianti: “Abbiamo già lo stadio Johan Cruyff, è vero, ma i tifosi non hanno mai accettato nemmeno la proposta di intitolare lo stadio a Gamper, fondatore del club. Per Messi vogliamo altri omaggi, non il cambio del nome dello stadio”.
Il ritorno a vivere in Catalogna e l’omaggio che arriverà
Messi, oggi impegnato nell’avventura americana con l’Inter Miami – contratto fino al 2028, zero aperture a un rientro in prestito, ha già fatto sapere che lui e Antonela torneranno a vivere in Catalogna. Non per giocare, ma per ricominciare da lì un’altra vita.
E il Barcellona, pur non modificando il nome dello stadio, non resterà inattivo. È già in programma una statua dedicata alla Pulce che verrà collocata all’interno del nuovo Camp Nou, simbolo eterno del suo impatto sul club e sulla città. Inoltre si lavora a un possibile evento celebrativo, un’ultima passerella in maglia blaugrana dopo un addio forzato, consumato tra stadi vuoti e lacrime. Jordi Alba lo ha riassunto con nostalgia: “Quell’addio non è stato degno di lui. Sono sicuro che il giorno dell’omaggio arriverà, e sarà una festa enorme”.
Messi non si ferma: ancora dominante a 38 anni
Lontano dalla Liga, Messi continua a macinare record. Nel 2025 ha conquistato la Scarpa d’Oro con oltre 40 gol stagionali e ha trascinato l’Inter Miami fino alle fasi finali della MLS Cup. È già il calciatore più decorato della storia con 46 titoli, ma non sembra sazio.
“Ha ancora più fame di prima” ha confessato Alba. “Vuole vincere tutto ed è felice negli Stati Uniti. Per questo ha rinnovato”. Sullo sfondo resta il futuro dei suoi compagni storici: Alba e Busquets verso il ritiro, Luis Suárez indeciso sul da farsi, mentre il nome di Neymar continua a essere accostato a un’ultima reunion americana.


