Il Benito Villamarín ha vissuto uno di quei pomeriggi che restano nella memoria collettiva. Non per un gol, non per un trofeo, ma per un gesto che racconta più di tante parole: Isco ha rinnovato ufficialmente con il Betis fino al 2028. Il club lo ha annunciato con una messa in scena emozionante, a pochi minuti dal fischio d’inizio contro il Girona, confermando una volta di più quanto il centrocampista malagueño sia diventato un simbolo dell’identità verdiblanca.
Uno striscione che parla da solo: “Isco 2028”
Prima della gara, sugli spalti è comparso un enorme striscione con la scritta “Isco 2028” e l’immagine del numero 22. Una coreografia semplice ma potentissima: il modo che il Betis ha scelto per celebrare non soltanto un rinnovo, ma un rapporto che in due stagioni si è trasformato in un legame viscerale.
Tra applausi e cori, Isco ha raggiunto il centro del campo, ha salutato il pubblico e ha baciato la maglia. Un gesto che vale quanto la firma messa qualche ora prima.
Il comunicato del club: numeri e leadership di un giocatore totale
Il Betis ha poi ufficializzato il prolungamento con una nota carica di orgoglio.
Il club ricorda che Isco, arrivato nell’estate 2023, è diventato capitano e riferimento tecnico, con numeri che parlano chiaro: 69 presenze, 21 gol, 18 assist e due qualificazioni europee consecutive.
E soprattutto: la prima finale europea della storia verdiblanca.
Il comunicato sottolinea anche la sua condotta impeccabile fuori dal campo e la ritrovata centralità nella nazionale spagnola, che lo ha convocato di nuovo dopo sei anni di assenza.
Un rientro atteso: la prima presenza della stagione arriva proprio col Girona
Il rinnovo coincide con un momento particolarmente significativo della carriera recente di Isco. Dopo la frattura del perone rimediata in un’amichevole estiva, il centrocampista non aveva ancora potuto giocare un minuto in questa stagione. Quello contro il Girona è stato il suo ritorno ufficiale, entrando al 60’ al posto di Fornals, accolto da un’ovazione degna di un leader.
Si tratta del suo quarto infortunio grave da quando veste il verdiblanco, ma la sua resilienza e la sua qualità non hanno mai smesso di trascinare squadra e tifosi.
Un idolo assoluto del Villamarín
Isco ha impiegato pochissimo a conquistare Sevilla verdiblanca. La classe, l’esperienza, la capacità di rendere ogni pallone un’idea brillante: tutto ha contribuito a farne un giocatore imprescindibile. Non solo per il campo, ma per lo spirito che incarna.

A trentatré anni, l’ex Real Madrid ha già espresso chiaramente il suo desiderio: chiudere la carriera al Betis. E il rinnovo fino al 2028 è una promessa reciproca, un patto tra campione e popolo, suggellato nel modo più spettacolare possibile. Il Betis ha trovato un simbolo, Isco ha trovato una casa. E il calcio, ogni tanto, ritrova storie che sanno ancora emozionare.


