Pep Guardiola abbandona per un attimo il suo consueto aplomb e affonda il colpo. Parlando di Claudio Echeverri, il tecnico del Manchester City non ha nascosto un certo fastidio per la gestione del giovane argentino.
«Abbiamo un’enorme stima per lui come giocatore. Non so cosa sia successo a Leverkusen, bisogna chiederlo al suo bellissimo agente», ha dichiarato con una punta di sarcasmo. Una frase che pesa, soprattutto perché arriva alla vigilia della sfida di Champions proprio contro il Bayer Leverkusen, la squadra che ha convinto Echeverri dopo il suo rifiuto al Girona.
Il retroscena estivo: il no al Girona e il sì al Bayer
Il riferimento di Guardiola è chiaro. Durante l’ultimo mercato estivo il City aveva previsto un passaggio in prestito al Girona, club della galassia City Football Group, considerato il luogo ideale per far crescere il talento classe 2006. Echeverri, però, aveva detto no. Pochi giorni dopo ha accettato il Bayer Leverkusen, sempre in prestito, e l’operazione ha irritato non poco gli inglesi. Tra i club interessati c’era anche la Roma, che aveva sondato il terreno prima di doversi arrendere ai costi dell’affare e alla volontà del City di mantenere il controllo totale sul cartellino.
Dall’Argentina all’Europa: i suoi numeri
Arrivato a gennaio dal River Plate per circa 18,5 milioni di euro, Echeverri ha esordito con il City totalizzando:
3 presenze, 1 gol, 64 minuti complessivi. Al Bayer Leverkusen, invece, sta vivendo una fase di apprendistato: 8 presenze, 1 assist, 240 minuti. Numeri ancora acerbi, comprensibili per un diciannovenne chiamato a reggere subito il ritmo della Bundesliga e della Champions.
Il City lo considera un patrimonio tecnico, Guardiola continua a stimarlo, ma la tensione con l’entourage è evidente. Il passaggio al Leverkusen resterà un punto interrogativo fino a quando il ragazzo non farà ritorno a Manchester. Ma una cosa è certa: quando Pep decide di parlare, lo fa perché qualcosa gli è rimasto decisamente indigesto.



