Vinicius ai ferri corti col Real: ora l’addio sembra più vicino

Redazione
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Calciomercato

Il crollo nel Clásico, la frattura con Xabi Alonso e la nuova centralità di Mbappé stanno spingendo il brasiliano verso un futuro lontano dal Bernabeu.

Vinicius Junior ha vissuto il suo punto di rottura nel Clásico giocato al Santiago Bernabeu, quando, a venti minuti dalla fine, la sua sostituzione ha scatenato una protesta plateale sotto gli occhi di un pubblico attonito. Un episodio che ha reso evidente una verità ormai difficilmente reversibile: il brasiliano non si sente più al centro del progetto tecnico.

Vinicius Junior e Xabi Alonso

L’esplosione nel Clásico e la frattura con il tecnico

La scena è rimasta impressa: Federico Valverde accetta serenamente la sostituzione, mentre Vinicius si ferma, guarda la panchina e ripete più volte, incredulo, “Io?!”. Xabi Alonso cerca di placarlo con un “Dai, Vini!”, ma l’ala non si calma. Mentre abbandona il campo, lancia parole pesanti: “Sempre io! Me ne vado! Lascio la squadra!”.

Non era un fulmine a ciel sereno, bensì l’ennesimo sintomo di un rapporto che da tempo scricchiola. Vinicius si considera penalizzato dalle scelte del tecnico e, secondo indiscrezioni interne, avrebbe già fatto sapere di non voler firmare alcun rinnovo finché Alonso resterà in panchina.

Nome completo
Vinícius José Paixão de Oliveira Júnior
Posizione
Attaccante
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
São Gonçalo
Data di nascita
Luglio 12, 2000 | 00:00
Età
25
Peso (Kg)
73
Altezza (cm)
176
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
17
-
Per Game
Partite iniziate
13
0.8
Per Game
Minuti
1172
68.9
Per Game
Goal
5
0.3
Per Game
Assist
5
0.3
Per Game

La caduta del “predestinato” del Pallone d’Oro

Negli ultimi anni, il Real aveva difeso a spada tratta il suo talento più controverso, arrivando persino a giustificarne alcuni comportamenti sopra le righe. Vinicius si era convinto di essere il favorito per il Pallone d’Oro e lo aveva persino utilizzato come provocazione durante un acceso faccia a faccia con Gavi, due giorni prima di una sconfitta rovinosa per 4-0 proprio contro il Barcellona.

La realtà lo ha poi riportato bruscamente a terra: il premio è andato a Rodri, e Vinicius ha reagito con un boicottaggio rumoroso alla cerimonia, seguito dall’intero club. Un atteggiamento che ha alimentato un’immagine sempre più difficile da gestire.

Mbappé
Mbappé

L’effetto Alonso: disciplina e nuove gerarchie

Con Xabi Alonso, a Madrid è cambiata l’aria. Il tecnico spagnolo ha introdotto ordine, rigore e un’idea calcistica più strutturata rispetto all’approccio paterno di Carlo Ancelotti, molto apprezzato dai brasiliani nello spogliatoio.

Il problema? Mbappé. Sotto la nuova gestione, il francese è diventato il punto di riferimento. La sua media realizzativa è salita, il suo impatto sul gioco è cresciuto e la società lo ha consacrato come nuovo simbolo del club. Vinicius, inevitabilmente, si è sentito scalzato.

Un rinnovo che ora è un’incognita

Il contratto scade tra due anni, ma ciò che fino a pochi mesi fa sembrava una formalità oggi è un rebus. Le tensioni sono iniziate già al Mondiale per Club, quando Alonso decise di tenerlo inizialmente fuori dalla semifinale contro il PSG. Vinicius entrò solo per l’infortunio di Alexander-Arnold e contestò persino la posizione in campo. Da lì, una serie di sostituzioni mal digerite, bottiglie scagliate a terra e sceneggiate che hanno reso evidente il suo malessere.

L’immagine pubblica: tra critiche e difese

Le reazioni al suo sfogo nel Clásico non si sono fatte attendere:

  • Luis Fabiano lo ha accusato di mancanza di rispetto verso Rodrygo.
  • Christophe Dugarry lo ha bollato come “insopportabile”.
  • Steve McManaman ha criticato il fatto che abbia oscurato una vittoria cruciale del Real.

Qualcuno, però, lo ha difeso. Toni Kroos ha parlato di “tensione emotiva” tipica di partite del genere. Dean Huijsen ha giudicato l’episodio un’esagerazione mediatica. Il vero problema? Le scuse pubbliche del brasiliano. Un messaggio di quasi cento parole in cui evita accuratamente di citare Alonso. Una dimenticanza? Improbabile.

Un club che filtra: “L’addio è possibile”

Le indiscrezioni si sono moltiplicate: secondo AS, Vinicius starebbe seriamente valutando la cessione. Bild è stata ancora più netta: il club avrebbe già deciso di metterlo sul mercato a fine stagione. La destinazione più probabile? L’Arabia Saudita, dove ci sono risorse economiche per soddisfare una valutazione non inferiore ai 150 milioni.

Mbappé nuovo re, Vini isolato

La centralità di Mbappé non è più in discussione. L’ex nazionale francese Emmanuel Petit lo ha definito “il nuovo re del Real”. Secondo lui, Vinicius è irritato dal fatto di non percepire lo stesso stipendio e di non essere più il fulcro del progetto. Un altro problema: la concorrenza interna. Mastantuono, Endrick, forse il ritorno di Nico Paz. Se Vinicius partisse, il Real potrebbe persino reinvestire per Erling Haaland, spostando Mbappé a sinistra.

L’equilibrio fragile di Alonso

Alonso continua a mostrare calma: difende il giocatore, lo elogia quando possibile, cerca di spegnere il fuoco. Ma ha anche ammesso che Vinicius, per rendere al massimo, “deve sentirsi importante e a suo agio”. Due condizioni che, oggi, non esistono. Ecco perché l’ipotesi di un addio, stavolta, non è una voce passeggera, ma un sentiero sempre più battuto. In casa Real il clima è cambiato, e Vinicius, tra personalità, scelte tecniche e nuove gerarchie, non sembra più trovare il suo posto.