Manu Koné rimane uno dei nomi cerchiati in rosso nei taccuini di Ausilio e Marotta. Nonostante l’arrivo di Diouf, finora impiegato con parsimonia, l’Inter valuta l’innesto di un altro centrocampista già a gennaio e continua a guardare in direzione Trigoria. I contatti fra i due club, avviati la scorsa estate, non avevano avuto seguito perché la Roma aveva chiuso immediatamente la porta. Ora, a distanza di mesi, i nerazzurri riflettono se riprovarci.
La posizione della Roma: muro eretto fino a giugno
A Trigoria la linea è chiara: Koné non si muove a gennaio. Lo era in estate e lo resta oggi. Gasperini lo considera un pilastro del nuovo progetto, e il club non ha alcuna intenzione di indebolire la rosa nel pieno della stagione. È stato lo stesso allenatore, durante l’ultima sessione estiva, a chiedere che non venisse concessa nemmeno una minima apertura alla cessione del francese. Una posizione netta, ribadita più volte. In estate, prima del veto tecnico, la valutazione del giocatore oscillava intorno ai 50 milioni di euro. Da allora, però, il suo peso nella squadra è cresciuto ulteriormente.
Un rendimento che spiega tutto
Arrivato dal Borussia Mönchengladbach per poco meno di 20 milioni, Koné ha un contratto con la Roma fino al 2029 e, in pochi mesi, si è trasformato in un elemento imprescindibile.
In campionato ha disputato tutte e dodici le gare fin qui giocate: sempre titolare, sempre per 90 minuti. Una presenza totale che fotografa la fiducia di Gasperini e la centralità tattica del francese, capace di unire intensità, letture e continuità. In Europa League ha aggiunto altre quattro presenze, due dall’inizio e due da subentrato, confermandosi un motore stabile in più contesti.
L’Inter osserva e aspetta
Le esigenze dei nerazzurri, un centrocampo più profondo e fisicamente strutturato, riportano inevitabilmente il discorso su Koné. Diouf, pur considerato un investimento per il futuro, non ha ancora trovato spazio, e la società sta valutando un profilo subito pronto a incidere. La Roma non intende aprire la porta a gennaio, ma il fronte estivo, per sua natura più elastico, resta un territorio dove tutto può succedere. Per ora la posizione è granitica: Koné è intoccabile. Ma il mercato, lo sappiamo, ha memoria lunga e un talento come il francese difficilmente smetterà di far parlare di sé.




