A Formello si respira aria di attesa, ma non certo di grandi manovre. Il mercato di gennaio della Lazio sarà a saldo zero, una linea che la società ha ormai definito mentre aspetta la valutazione ufficiale della semestrale da parte della Covisoc. Le casse sono vuote e, al netto delle verifiche in arrivo, il club dovrà pensare prima a vendere e poi a rinforzare una rosa che Maurizio Sarri considera ancora incompleta.
In questo scenario complicato, c’è però un nome che sfugge alla logica dei conti: Lorenzo Insigne. L’ex capitano del Napoli, che si è liberato in estate dal Toronto FC, può arrivare già a dicembre a parametro zero, senza impattare sul budget destinato ai cartellini.
Una Lazio sospesa tra bilanci e rischi
Il vero nodo è regolamentare. La società non ha ancora inviato alla nuova commissione i documenti necessari per la valutazione dei conti e le indiscrezioni raccontano di un possibile nuovo sforamento del parametro sul costo del lavoro allargato. Attualmente la soglia imposta è dell’80%, ma da marzo scenderà al 70%.
Per non rischiare un nuovo blocco del mercato, la Lazio dovrebbe rientrare nei parametri entro il 31 marzo. Tradotto: circa 60 milioni di euro da recuperare, tra risparmi, ricavi e cessioni. Una montagna che Sarri osserva con crescente inquietudine, desideroso almeno di una linea chiara sul futuro prossimo.
Insigne, il regalo di Natale
In un quadro così rigido, sorprende che l’operazione più vicina alla conclusione sia proprio quella di Lorenzo Insigne, il cui ritorno in Serie A è ormai a un passo. L’intesa economica è stata trovata nelle ultime ore: cifre lontane da quelle percepite in MLS, ma più che sufficienti a convincere il 34enne a rimettersi in gioco.
La Lazio può permetterselo perché il cartellino è a costo zero e perché, grazie alle cessioni estive di Casale e Tchaouna e al risparmio sull’ingaggio di Fares, esiste a bilancio lo spazio minimo per inserire una nuova voce relativa allo stipendio. L’operazione è così avanzata che Insigne ha già iniziato a cercare casa a Formello, segnale evidente di una trattativa vicina allo striscione del traguardo.
E dopo Insigne? Gennaio dirà la verità
Una volta chiuso il capitolo Insigne, il resto del mercato dipenderà dalla necessità di sistemare i conti più che dalla volontà di Sarri. Gennaio potrebbe portare altre operazioni in uscita e solo allora si capirà se ci sarà margine per completare una rosa che, a oggi, resta fragile e carente in più reparti. Insigne, però, è un primo passo. Forse l’unico che la Lazio può permettersi prima che la parola “blocco” torni a farsi pericolosamente attuale.
