A fine novembre, in quanti avrebbero scommesso su Neil El Aynaoui come uomo-copertina della Roma? Pochissimi. Il suo arrivo in estate era passato quasi in sordina, un investimento importante ma poco reclamizzato. E invece il centrocampista marocchino si è preso la scena in poche settimane, conquistando Gian Piero Gasperini e affermandosi come uno degli ingranaggi più preziosi del nuovo progetto giallorosso.
La sfida contro il Midtjylland ha rappresentato l’ennesima conferma: continuità, carattere, letture intelligenti e un gol da applausi che ha indirizzato la partita. Tutto ciò in un momento in cui la Roma non può sbagliare e ha bisogno di certezze immediate.
Il capolavoro contro il Midtjylland e la crescita esponenziale
Nella notte europea dell’Olimpico, El Aynaoui non ha solo segnato: ha trascinato. La girata volante con cui ha sbloccato il match, perfetta per tecnica e tempi d’impatto sul cross teso di Celik, è il gesto che ha fatto esplodere la partita e il pubblico.
Ma c’è di più: nella ripresa, è stato lui a recuperare il pallone che ha dato il via all’azione del 2-0 firmato da El Shaarawy. Forza fisica, intelligenza tattica e un tempismo aggressivo che Gasperini considera un marchio distintivo. Applausi a scena aperta.
Il tecnico lo aveva già coccolato nel dopogara, mettendo in luce un rendimento in continua crescita: “El Aynaoui è già un titolare, si alterna a Cristante e Koné ed è affidabile”. Una frase che pesa, soprattutto se pronunciata dal maestro che a Bergamo ha trasformato profili come Pasalic in giocatori totali.

Già decisivo anche in campionato: l’assist per Ferguson
Quella contro i danesi non è stata un’illuminazione isolata. Appena una settimana prima, a Cremona, El Aynaoui aveva confezionato l’assist per il gol di Evan Ferguson, confermando di poter essere utile sia in fase di costruzione sia negli ultimi trenta metri.
Nel 3-4-2-1 di Gasperini può interpretare più zone del campo: mezzala dinamica, mediano aggressivo o raccordo tra le linee. La sua duttilità è un valore strategico in un sistema che vive di rotazioni e movimenti continui.

Il profilo perfetto per Gasperini e la missione Serie A
Il marocchino, arrivato dal Lens per circa 23,5 milioni di euro, è stato scelto anche in funzione del salto di qualità richiesto dal campionato italiano. Ritmi, intensità, duelli: tutto più complicato della Ligue 1. Ma El Aynaoui sta dimostrando di possedere esattamente ciò che serve per emergere in Serie A.
Gasperini lo sta plasmando con la formula che conosce meglio: lavoro, ripetizioni, responsabilità e licenza di inserirsi negli ultimi metri. Una parabola che ricorda da vicino quella vissuta da Pasalic all’Atalanta, trasformato in un centrocampista con predisposizione al gol.



