Dal gelo norvegese di Bodø all’atmosfera più morbida dello Stadium, la Juventus torna in Italia con tre punti preziosi e, soprattutto, con una notizia che i tifosi aspettavano da settimane: gli attaccanti hanno ricominciato a segnare. La vittoria in Champions League ha restituito fiducia e certezze a Luciano Spalletti, che da inizio stagione attendeva risposte da due dei nuovi innesti: Jonathan David e Loïs Openda. Entrambi si sono finalmente sbloccati, ponendo fine a un periodo di appannamento che rischiava di diventare pesante. Eppure, con il Cagliari alle porte, il tecnico sembra orientato a tornare su una scelta classica: Dusan Vlahovic.

David e Openda, le prime scintille nel gelo di Bodø
La trasferta in Norvegia ha segnato un punto di svolta per due giocatori arrivati con aspettative elevate e un carico di responsabilità importante. David ha firmato la sua seconda rete in bianconero, mettendo fine a un digiuno di tre mesi; Openda ha trovato il suo primo gol italiano dopo oltre sei mesi di astinenza. Non sono segnali banali. Sono indizi di un percorso che potrebbe finalmente prendere forma, anche se Spalletti non sembra ancora pronto a concedere loro il comando dell’attacco. La logica, per ora, spinge ancora verso chi offre più garanzie.

Vlahovic ricarica le pile e punta il Cagliari: un avversario speciale
In Champions il serbo è rimasto seduto per tutti i novanta minuti, scelta ponderata per tutelarne sia la condizione fisica sia quella mentale, dopo settimane intense tra Nazionale e Serie A. La trasferta di Firenze aveva lasciato più fatica che gioia: riposo necessario, dunque.
Ora però il contesto cambia, perché al prossimo giro arriva la sfida con il Cagliari, quella che più di tutte accende l’istinto di Vlahovic. Contro i rossoblù ha segnato otto gol in undici partite, una cifra che ne racconta l’istinto predatorio. E ha timbrato in tutte le ultime tre sfide. Non è un caso che Spalletti lo consideri, a oggi, il centravanti più affidabile del gruppo.
Un reparto che cambia volto a seconda di chi gioca
Il dibattito resta aperto: cosa deve fare Spalletti con tre attaccanti così diversi per caratteristiche e interpretazione del ruolo? Il tecnico toscano ha sempre ribadito che la priorità è il risultato, e il risultato passa dalle scelte più sicure. È il motivo per cui, nonostante il gol ritrovato di David e Openda, Vlahovic mantiene un vantaggio nelle gerarchie. Sul medio periodo, però, lo scenario potrebbe cambiare. Il futuro contrattuale del serbo è un nodo non da poco: se non dovesse rinnovare, il club si ritroverebbe a dover valorizzare gradualmente i due nuovi arrivi, preparandoli a un ruolo più centrale nel progetto.
Intanto la Juventus si gode la concorrenza interna, consapevole che la stagione è lunga e il peso delle rotazioni crescerà sempre di più. Ma oggi, con il Cagliari in arrivo e una classifica che impone continuità, il faro dell’attacco continua a essere uno: Dusan Vlahovic.





