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Sassuolo, tegola Berardi: lesione al flessore e stop di 45 giorni

Redazione
4 Min Read

L’attaccante neroverde chiude in anticipo il suo 2025: confermata la lesione di medio grado e tempi di recupero stimati in un mese e mezzo.

Il Sassuolo sperava che la trasferta di Como fosse soltanto una tappa del percorso di risalita. Invece è diventata la serata della paura. Domenico Berardi, scattato sulla destra per avviare un contropiede, si è fermato di colpo, portandosi la mano al flessore e cercando con lo sguardo la panchina. Un gesto che nel calcio racconta tutto, molto prima degli esami: dolore vero, sensazioni pessime, partita finita. Al “Sinigaglia” il 50’ è stato il capolinea del suo anno solare. Le lastre lo hanno confermato poche ore dopo: lesione di medio grado del muscolo flessore della gamba destra, un verdetto che chiude il 2025 del capitano neroverde e apre una lunga riabilitazione.

Nome completo
Domenico Berardi
Posizione
Attaccante
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Cariati Marina
Data di nascita
Agosto 1, 1994 | 00:00
Età
31
Peso (Kg)
72
Altezza (cm)
183
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
11
-
Per Game
Partite iniziate
11
1.0
Per Game
Minuti
900
81.8
Per Game
Goal
4
0.4
Per Game
Assist
3
0.3
Per Game

La diagnosi e il comunicato del club

Il Sassuolo ha scelto una nota asciutta, quasi chirurgica, per comunicare la gravità dell’infortunio. Gli esami strumentali – si legge – hanno evidenziato una lesione di medio grado, mentre il giocatore ha già iniziato il percorso riabilitativo. Parole che non concedono spazio ai dubbi: il rientro non sarà rapido. Circa quarantacinque giorni di stop, salvo eventuali variazioni in corso d’opera. Tempi che si avvicinano più ai due mesi reali, considerando la prudenza necessaria per un muscolo così delicato e la centralità tecnica di Berardi nel piano di gioco di Fabio Grosso.

Domenico Berardi
Domenico Berardi

Il calendario senza il suo leader

Per il Sassuolo si apre un mese e mezzo complicato. L’assenza di Berardi pesa non solo in termini tecnici, ma anche emotivi: è la voce, la giocata, la personalità che negli anni ha tenuto in piedi la squadra nei momenti più difficili. E adesso non ci sarà. Gli impegni non aiutano. A dicembre gli emiliani affronteranno Fiorentina e Torino in casa, Milan e Bologna in trasferta. Poi, nella prima metà di gennaio, toccherà a Parma, Juventus, Roma e Napoli. Un tour de force che arriva nel momento peggiore possibile. Il ritorno di Berardi, se tutto andrà secondo programma, potrebbe coincidere con Cremonese–Sassuolo del 25 gennaio 2026, una data che oggi sembra già un obiettivo da cerchiare in rosso.

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Volpato e Grosso
Volpato e Grosso

Volpato, una chance che vale una carriera

L’infortunio cambia anche gli equilibri nella trequarti. Proprio a Como, dopo lo stop, Cristian Volpato è entrato con personalità e si candida a diventare la prima scelta nelle prossime settimane. Per il classe 2003 è un’opportunità enorme: più minuti, più responsabilità, la possibilità di crescere nel ruolo che Grosso gli sta ritagliando. Il tecnico aveva già iniziato a inserirlo con continuità, ma ora si apre una porta grande quanto uno stadio. Senza Berardi, sarà lui il riferimento creativo più naturale, quello chiamato a dare imprevedibilità in una squadra che rischia di perdere qualità nei trenta metri finali.

Il Sassuolo perde il suo faro

Non esiste versione del Sassuolo in cui Berardi non sia il centro del progetto. Ogni stagione dei neroverdi passa dai suoi piedi, dalle sue invenzioni, dalla sua capacità di cambiare un match con un gesto. Privarsene per un mese e mezzo significa riscrivere il piano tattico, cambiare il peso specifico dell’attacco e sperare che chi subentra non faccia rimpiangere il leader tecnico della squadra. Il 2025 si chiude nel modo più amaro per il suo giocatore più importante. Il 2026, per il Sassuolo, dovrà aprirsi con la certezza che Berardi tornerà pronto, integro e ancora decisivo. Perché questo Sassuolo, senza di lui, è un’altra squadra. E lo si è visto subito.

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