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Sarri torna sull’episodio di San Siro e guarda già al Milan in Coppa Italia

Redazione
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Il tecnico della Lazio prova a chiudere il caso arbitrale di Milano, ma rilancia una proposta sul VAR e prepara la sfida di giovedì.

Maurizio Sarri prova a spegnere il fuoco delle polemiche ma non rinuncia a una riflessione che, inevitabilmente, riporta a quanto accaduto domenica sera a San Siro. L’episodio del contatto in area rossonera ha alimentato tensione e discussioni, ma il tecnico biancoceleste vuole andare oltre. “Bisogna azzerare tutto e ributtarsi sulla prossima partita, senza crearsi alibi sugli arbitraggi”, ha dichiarato ai microfoni di Sportmediaset. Una linea chiara, quasi un invito allo spogliatoio a non trasformare una notte complicata in un peso per il futuro.

Poi un suggerimento, lanciato con l’ironia disincantata che lo contraddistingue: “Mettiamo le postazioni VAR dalla parte opposta delle panchine. L’arbitro deve prendere decisioni in una tranquillità diversa da quella che ho visto”. Un modo per ribadire che, al di là delle valutazioni tecniche, serve un contesto più sereno per chi dirige.

La Coppa Italia come immediata risposta

Giovedì all’Olimpico arriverà di nuovo il Milan, stavolta per gli ottavi di Coppa Italia. La Lazio ci arriva ferita ma non piegata, con la voglia di rimettere ordine nelle sensazioni dopo la serata di San Siro. “Rivalsa? Noi dobbiamo giocare per i nostri obiettivi, di tutto abbiamo bisogno meno che di una partita nervosa”, osserva Sarri, consapevole che una gara carica di tensione sarebbe la peggior premessa possibile. Il tecnico individua un punto chiave: replicare per intero la qualità mostrata nella prima frazione del match di campionato. “Se facciamo per 90 minuti quello che abbiamo fatto nel primo tempo, va benissimo”, spiega. Sull’avversario non ha dubbi: il Milan resta una squadra capace di segnare in qualunque modo, in qualsiasi momento. La competizione, invece, continua a non convincerlo: “La Coppa Italia è una formula che non mi piace. Giocheremo turno per turno, senza progetti a lungo termine”.

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Mercato: idee chiare, ma nessuna rivoluzione

Lo sguardo si sposta inevitabilmente su gennaio, un mese che la Lazio affronterà con molte incognite. Sarri, però, frena subito: “Bisognerà vedere se ci sarà davvero un mercato. Per noi sarà decisivo quello di giugno”. Un concetto ribadito con fermezza: “Ho detto cosa può mancare a livello di ruoli e qualità, ma individuare i nomi è compito della società. È inutile dire cosa ci manca perché dovrei dire chi deve andare via, e in questo momento non possiamo fare a meno di nessuno”. Una presa di posizione netta, quasi un monito: spaccare il gruppo adesso sarebbe un autogol.

Verso un nuovo duello con il Milan

La Lazio torna a casa con il rammarico di San Siro, ma anche con la consapevolezza che il campo potrebbe restituire ciò che è sfuggito domenica sera. La parola d’ordine è una sola: ripartire senza rumore, con la freddezza che Sarri pretende e una sfida da dentro o fuori che incombe.

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