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Verona-Atalanta, il Bentegodi prepara una notte che pesa: dove vederla, clima, incognite e segnali di rinascita

Redazione
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Scaligeri ancora a caccia della prima vittoria, la Dea vola con Palladino: il duello del sabato sera accende la 14ª giornata.

La quattordicesima giornata di Serie A si apre con una partita che promette atmosfere ruvide, tensione e contrasti di ambizione. Verona-Atalanta, in programma sabato 6 dicembre alle 20.45, mette di fronte gli estremi emotivi del campionato: da un lato gli scaligeri, ancora senza vittorie e sospesi nella coda della classifica, dall’altro una Dea che con Raffaele Palladino ha ritrovato ritmo, aggressività e risultati.

Verona-Atalanta streaming: dove vedere il match di Serie A

Il match sarà trasmesso su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su DAZN, NOW e Sky Go. La partita sarà visibile anche tramite app ufficiali su smart tv, Fire Stick, Chromecast e console. Per chi segue dall’estero, resta sempre valida la soluzione delle VPN per aggirare le restrizioni geografiche, come suggeriscono molte guide specializzate nel settore sportivo internazionale.

La partita

6 Dicembre 2025-20:45
Serie A | Giornata 14
Verona
Atalanta
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Verona, l’urgenza di rialzarsi

La classifica parla con crudezza: zero vittorie, sei punti e una lunga scia di sconfitte che non lascia spazio alle interpretazioni. Il Verona arriva da due passi falsi consecutivi contro Parma e Genoa, oltre a un trend difensivo complicato e una identità che non riesce a trovare respiro. Le assenze pesano quanto gli umori. Roberto Gagliardini è squalificato, Suslov resterà fuori fino a febbraio per la rottura del crociato, mentre Serdar, Akpa-Akpro e Kastanos non riusciranno a recuperare. Qualcosa, però, si muove nello sviluppo del gioco: nella regia ci sarà Al Musrati, chiamato a dare ordine e ritmo, mentre davanti si va verso la conferma della coppia Giovane-Orban, unica miccia offensiva in un sistema che ha smarrito certezze. La scelta in difesa sarà tra Frese e Valentini, una decisione che Zanetti vuole rimandare fino all’ultimo per misurare concentrazione e condizione mentale.

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Atalanta, tre vittorie come segnale di ripartenza

Dall’altra parte lo scenario è radicalmente opposto. L’Atalanta ha ritrovato luce: dopo la caduta di Napoli, la squadra ha piazzato tre successi consecutivi tra Champions, campionato e Coppa Italia. Francoforte, Fiorentina e Genoa hanno certificato la crescita del gruppo, la ritrovata efficacia offensiva e la mano evidente di Palladino. La rosa è quasi al completo. L’assenza di Bakker è confermata, mentre Sulemana si è fermato per un problema muscolare nella sfida di Coppa Italia. In attacco resta intoccabile il tridente formato da Scamacca, De Ketelaere e Lookman, la combinazione che ha restituito brillantezza e profondità. In difesa salgono le quotazioni di Djimsiti e Zappacosta, leggermente favoriti nelle gerarchie interne. È un’Atalanta che non solo ha ripreso a vincere ma ha ritrovato coraggio, verticalità, intensità emotiva. Tre caratteristiche che al Bentegodi hanno spesso fatto la differenza.

Il peso della storia e gli squilibri del presente

Gli ultimi anni raccontano un confronto quasi a senso unico. La Dea ha vinto cinque degli ultimi sei precedenti, firmando goleade come il 5-0 del febbraio scorso e il 6-1 dell’anno precedente. L’ultima vittoria scaligera risale al 2022: un tempo lontano per dimensioni tecniche e per direzione dei progetti. La fotografia del presente è altrettanto impietosa per il Verona. Ultimi insieme alla Fiorentina con sei punti, dieci in meno dell’Atalanta che, pur navigando a centro classifica, vede riaprirsi scenari europei proprio grazie ai recenti progressi.

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Una notte che può cambiare il percorso di entrambe

Verona-Atalanta sarà molto più di un anticipo di Serie A. Sarà un bivio emotivo per gli scaligeri, costretti a cercare una reazione che vada oltre il risultato, e un’opportunità per la Dea, che con una quarta vittoria consecutiva consoliderebbe la propria metamorfosi. Al Bentegodi si incontrano fragilità e ambizioni, silenzi e prove di forza. Il calcio, nelle sue serate più sincere, vive proprio di questo: l’imprevedibilità di una squadra ferita e la fiducia crescente di chi sta rinascendo. La risposta, come sempre, la darà il campo. E la notte veronese promette di non restare in silenzio.

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