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Weah rilancia la Ligue 1: “È il campionato dei talenti, qui nascono le stelle”

Redazione
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L’ex esterno della Juventus esalta il calcio francese, racconta la sua esperienza al Marsiglia e apre il cuore sul sogno Mondiale con gli Stati Uniti.

La voce di Timothy Weah arriva con l’entusiasmo di chi ha ritrovato un ambiente ideale. L’ex esterno della Juventus, oggi protagonista al Marsiglia, non nasconde l’emozione per la sua nuova avventura e sceglie parole nette per descrivere il campionato francese. È un racconto che parte dalla sua crescita personale e arriva fino ai sogni con la Nazionale, passando per una Ligue 1 che, nelle sue parole, è molto più di un semplice torneo domestico.

“La Ligue 1 è calcio vero”

Weah, classe 2000, trova nella Francia un’energia diversa. Dice di sentirsi rigenerato, di vivere ogni fine settimana come una festa del calcio. Le atmosfere di Lens, la passione di Nizza, la spinta del Vélodrome: tutto contribuisce, secondo lui, a creare un contesto competitivo e vibrante. «È il campionato con più talenti al mondo», afferma convinto. «È serrato, intenso, interessante da guardare. La Ligue 1 mi ha fatto bene. Amo giocare, amo sentire il calore dei tifosi. Con il Marsiglia possiamo fare grandi cose». Una dichiarazione d’amore che racconta anche la sicurezza ritrovata da un giocatore che a Torino aveva vissuto momenti alterni, pur lasciando un segno con 78 presenze, 7 gol e una Coppa Italia in due stagioni.

“Qui nascono le stelle”

Parlando dei grandi del passato e del presente, Weah ripercorre il filo che lega la Francia ai campioni. Da Pogba, cresciuto a Le Havre, fino agli attuali simboli come Mbappé e Dembélé, l’esterno vede nella Ligue 1 un laboratorio naturale di talento. «Per diventare una stella devi passare attraverso questo percorso», spiega. «La Ligue 1 è il miglior campionato del mondo». Parole che riflettono la fiducia con cui sta affrontando la sua stagione al Marsiglia, dove ha già messo insieme 12 presenze e 2 gol, mostrando una continuità che a Torino era mancata.

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Il Mondiale in casa: un sogno che motiva

Il pensiero di Weah si sposta poi sul palcoscenico più grande. Il Mondiale, che gli Stati Uniti ospiteranno insieme a Canada e Messico, rappresenta per lui un traguardo di enorme valore emotivo. «Giocare una Coppa del Mondo in casa è un motivo di orgoglio immenso», confessa. «Avere famiglia e amici sugli spalti sarà qualcosa di unico. Possiamo essere anche la squadra meno favorita, ma se diciamo che vogliamo vincere, ci proveremo con tutto quello che abbiamo». Un messaggio che rivela ambizione, ma soprattutto un senso di appartenenza: la convinzione che questo Mondiale possa essere una piattaforma per una nuova generazione di calciatori americani. Timothy Weah parla con la sincerità di chi ha trovato la sua strada. La Ligue 1 gli ha ridato entusiasmo, il Marsiglia gli ha offerto una nuova sfida, la Nazionale una prospettiva luminosa. E nella sua voce c’è la consapevolezza che il meglio potrebbe ancora dover arrivare.

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