Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato. Mancano quattro giorni alla semifinale di Supercoppa Italiana tra Inter e Bologna, in programma venerdì sera a Riyadh, e a Formello – pardon, ad Appiano Gentile – l’attenzione è tutta concentrata sulle condizioni fisiche della rosa. Cristian Chivu prepara l’appuntamento saudita con prudenza, consapevole che la posta in palio è alta e che ogni scelta, soprattutto sul fronte degli infortunati, può fare la differenza. La gara sarà diretta da Daniele Chiffi, con Rossi e Fontemurato come assistenti, Dionisi quarto uomo e la coppia Maresca–Pazzuto al VAR. Chi supererà il turno affronterà lunedì la vincente dell’altra semifinale tra Napoli e Milan.

La situazione dei recuperi
Tra i giocatori che partiranno comunque per l’Arabia Saudita ci sono Matteo Darmian e Hakan Calhanoglu, ma con prospettive molto diverse. Il difensore azzurro è fermo da circa due mesi per un problema muscolare al polpaccio: il suo rientro in campo appare improbabile e la convocazione ha soprattutto un valore precauzionale, utile per testarne le sensazioni nel lavoro di gruppo. Più articolato il discorso legato a Calhanoglu. Il centrocampista turco si è fermato la scorsa settimana per un risentimento agli adduttori nella sfida di Champions League contro il Liverpool. Gli esami strumentali hanno escluso lesioni e, proprio per questo, l’Inter ha scelto la linea della massima cautela, risparmiandolo nella trasferta poi vinta a Genova. Lo staff medico nerazzurro non vuole correre rischi inutili, anche perché Zielinski, chiamato a sostituirlo, ha offerto risposte convincenti.

Le assenze certe
Se sui recuperi restano valutazioni aperte, il quadro è invece definito per chi non sarà della partita. Restano indisponibili Raffaele Di Gennaro, Tomas Palacios e soprattutto Denzel Dumfries. L’esterno olandese è ancora alle prese con i postumi dell’infortunio alla caviglia rimediato il 9 novembre contro la Lazio e il suo rientro non è imminente. Anzi, filtra una certa preoccupazione: non è escluso che possa rendersi necessario un intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema. Un’ipotesi che, se confermata, chiuderebbe in anticipo il suo 2025.

Le scelte di Chivu
Il tecnico nerazzurro si muove su un equilibrio sottile tra ambizione e gestione. La Supercoppa è un obiettivo concreto, ma forzare i rientri sarebbe un rischio che l’Inter non intende correre. La sensazione è che Chivu voglia affidarsi a chi offre oggi maggiori garanzie fisiche, senza guardare al nome sul retro della maglia. La semifinale contro il Bologna sarà anche questo: un banco di prova per la profondità della rosa e per la capacità dell’Inter di adattarsi alle difficoltà. Con o senza Calhanoglu, con una difesa ancora rimaneggiata, i nerazzurri sanno che a Riyadh servirà solidità mentale prima ancora che brillantezza. Il countdown continua. Le risposte definitive arriveranno solo a ridosso del match, ma una cosa è chiara: l’Inter si presenta alla Supercoppa con qualche acciacco di troppo, ma con la consapevolezza di potersela giocare comunque fino in fondo.






