A quarantuno anni compiuti, Thiago Silva non ha alcuna intenzione di chiudere la carriera in silenzio. Il difensore brasiliano, simbolo di una generazione e protagonista assoluto con le maglie di Milan, Paris Saint-Germain e Chelsea, è pronto a rimettersi in gioco. L’obiettivo è chiaro, quasi dichiarato: restare ad alto livello per convincere Carlo Ancelotti a portarlo ai prossimi Mondiali.
La decisione maturata in Brasile
Secondo quanto riportato da Globo Esporte, Thiago Silva avrebbe chiesto ufficialmente al Fluminense di essere liberato in vista della riapertura del mercato di gennaio. Una scelta ponderata, maturata nelle ultime settimane, e non un colpo di testa. Il centrale classe 1984 vuole misurarsi ancora con un contesto altamente competitivo, convinto di avere fisico, esperienza e leadership per incidere. Il segnale più evidente è arrivato al termine della semifinale di ritorno di Copa do Brasil contro il Vasco da Gama, una sfida carica di tensione e significato. Dopo il 2-1 ottenuto all’andata, il Fluminense ha perso 1-0 nei novanta minuti, riuscendo comunque a passare il turno ai calci di rigore. Proprio al termine di quella partita, Thiago Silva avrebbe salutato i compagni, lasciando intendere che il suo ciclo in maglia tricolor è ormai vicino alla conclusione.
Un addio che profuma di rilancio
Non si tratta di una resa, ma dell’esatto contrario. Thiago Silva non vuole chiudere da comprimario, né accettare un ruolo marginale in un contesto che non stimoli la sua ambizione. L’idea è quella di trovare una nuova destinazione, in Brasile o all’estero, che gli consenta di restare protagonista, accumulare minuti e mantenere un livello di rendimento compatibile con le richieste della Seleção. In un calcio sempre più orientato alla gioventù, il suo percorso rappresenta un’eccezione rara. Esperienza, lettura difensiva, gestione dei momenti: qualità che non invecchiano allo stesso ritmo delle gambe e che Thiago Silva continua a mettere in campo con una naturalezza disarmante.
Il Mondiale come orizzonte finale
All’orizzonte c’è un’ultima grande sfida: il Mondiale. Con Ancelotti destinato a guidare il Brasile, Thiago Silva sa di giocarsi una carta importante anche sul piano umano e caratteriale. La sua storia parla per lui, ma serve continuità, serve visibilità, serve competizione vera. Per questo gennaio diventa uno snodo cruciale. A 41 anni, Thiago Silva non rincorre il passato: sta inseguendo un’ultima, enorme, possibilità. E non ha alcuna intenzione di sprecarla.
