La Lazio lavora sotto traccia, in attesa del segnale definitivo per tornare operativa sul mercato di gennaio. Dopo una sessione estiva condizionata dal blocco, il club biancoceleste guarda ai prossimi mesi come a un’occasione per riequilibrare la rosa e intervenire dove necessario, soprattutto in fase offensiva. Le valutazioni sono in corso e riguardano più reparti. Non operazioni a effetto, ma innesti mirati, coerenti con la linea tracciata dalla società.

Attacco: ritorni italiani e piste estere
Il primo reparto sotto osservazione è l’attacco. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza spiccano due profili italiani con un passato importante a Napoli. Giacomo Raspadori, oggi all’Atletico Madrid, è uno dei giocatori monitorati. La sua situazione in Spagna viene seguita con attenzione, così come quella di Lorenzo Insigne, attualmente svincolato dopo la fine dell’esperienza a Toronto. Un’ipotesi suggestiva, legata anche al contesto e alle possibilità operative del club. Accanto alle piste italiane, la Lazio guarda anche all’estero. Una soluzione alternativa porta a Cucho Hernandez, attaccante colombiano classe 1999 in forza al Betis. Un profilo diverso, più dinamico, che potrebbe offrire caratteristiche complementari.
Giovani e trequartisti: il lavoro sul medio periodo
Il mercato biancoceleste non si limita all’immediato. In Portogallo viene seguito con interesse Gustavo Sá, trequartista del Famalicão classe 2004, considerato uno dei prospetti più interessanti del campionato. Un’attenzione che conferma la volontà della Lazio di affiancare eventuali innesti di esperienza a profili giovani, capaci di crescere nel tempo e valorizzarsi all’interno del progetto.

Il centrocampo e gli scenari legati alle uscite
Le valutazioni più delicate riguardano la mediana. Molto dipenderà dalla situazione di Matéo Guendouzi. In caso di una sua cessione, con il Sunderland indicato come possibile destinazione, la Lazio sarebbe costretta a intervenire in modo mirato. Tra i nomi seguiti emergono Ivan Ilic del Torino, classe 2001, e Lazar Samardzic dell’Atalanta, già noto al pubblico italiano per il suo passato all’Udinese. Due profili diversi, ma entrambi ritenuti adatti a garantire qualità e intensità. Nello stesso contesto viene osservato anche Marco Brescianini, classe 2000 cresciuto nel settore giovanile del Milan, oggi all’Atalanta e apprezzato per duttilità e letture tattiche.
Talenti italiani e profili internazionali
Oltre ai nomi più affermati, la Lazio monitora anche giovani in rampa di lancio. Dallo scozzese David Watson del Kilmarnock, classe 2005, agli italiani Tommaso Berti del Cesena e Giovanni Fabbian del Bologna, entrambi nati nei primi anni Duemila. Profili che rientrano in una strategia chiara: ampliare la base della rosa senza stravolgere gli equilibri, mantenendo sostenibilità e margini di crescita.
Un mercato da costruire con pazienza
Il ritorno della Lazio sul mercato di gennaio non sarà immediato né impulsivo. Tutto ruota attorno al via libera definitivo e agli incastri tra entrate e uscite. L’idea è intervenire con criterio, scegliendo giocatori funzionali e compatibili con il contesto tecnico. Le prossime settimane serviranno a capire quali piste diventeranno concrete. Per ora, a Formello, si osserva, si studia e si attende il momento giusto per muoversi.


