Il ritorno di Romelu Lukaku non è soltanto una buona notizia sportiva per il Napoli. Dopo oltre tre mesi di stop per l’infortunio muscolare accusato in estate, il centravanti belga è tornato tra i convocati di Antonio Conte per la Supercoppa in Arabia Saudita. Un rientro atteso, che però sta producendo effetti immediati anche sulle gerarchie offensive. Tra questi, il più evidente riguarda Lorenzo Lucca, il cui futuro in azzurro appare sempre più incerto.
Il rientro di Lukaku e il cambio di scenario
Durante l’assenza del belga, il Napoli aveva scelto di tutelarsi intervenendo sul mercato. L’arrivo di Rasmus Højlund, unito alla presenza di Lucca, doveva garantire soluzioni alternative e continuità. Ora però lo scenario è cambiato. Con Lukaku di nuovo disponibile, Conte può tornare a costruire l’attacco attorno al suo riferimento principale. Una dinamica che riduce ulteriormente lo spazio per chi, come Lucca, non è riuscito a sfruttare appieno le occasioni avute nei mesi scorsi.
Poco spazio e fiducia ridotta
Da Lucca, allenatore e società si aspettavano qualcosa in più. Inizialmente pensato come vice-Lukaku, l’attaccante italiano è stato chiamato a reggere l’attacco anche da solo, ma senza convincere del tutto. I numeri raccontano una stagione complicata: due gol in 18 presenze, con appena 561 minuti complessivi. Pesa anche il cartellino rosso rimediato contro il PSV in Champions League, episodio che ha incrinato il rapporto con Conte. Da lì in avanti, una sola presenza dal primo minuto e spezzoni ridottissimi, con un massimo di 16 minuti contro l’Atalanta. Troppo poco per incidere. E troppo poco per costruire fiducia.
L’idea dell’addio prende forma
In questo contesto, l’ipotesi di una separazione invernale ha iniziato a farsi concreta. Lucca e il suo entourage stanno valutando un’uscita a gennaio, anche con la formula del prestito, nella consapevolezza che a fine stagione a Napoli molte cose potrebbero cambiare. Sul tavolo c’è anche un obiettivo personale: rientrare nel giro della Nazionale di Gattuso, non solo in ottica playoff, ma con uno sguardo più ampio verso il Mondiale. Per farlo, serve continuità. E quella, al momento, al Napoli non c’è.
Le pretendenti in Italia e all’estero
Le richieste non mancano. In Serie A si sono mossi Pisa, Sassuolo, Cagliari e Lecce, club interessati a un profilo fisico e ancora giovane. Dall’estero, l’esperienza all’Ajax continua a rappresentare un biglietto da visita spendibile. Secondo il Corriere dello Sport, il nome di Lucca sarebbe stato proposto anche a Milan e Benfica, che però per ora hanno risposto con freddezza, senza aprire a una trattativa concreta.
I due problemi da risolvere
Prima di immaginare un Lucca lontano da Napoli, però, Aurelio De Laurentiis e il direttore sportivo Giovanni Manna devono affrontare due questioni tutt’altro che secondarie. Entrambe di natura economica. Il primo nodo riguarda il rapporto con l’Udinese.
Il vincolo con l’Udinese
Lucca è arrivato a Napoli con la formula del prestito oneroso da 9 milioni di euro, accompagnato da un obbligo di riscatto fissato a 26 milioni, bonus compresi, legati a presenze e risultati di squadra. In questa situazione, qualsiasi trasferimento richiede il via libera dell’Udinese, a meno che il Napoli non decida di anticipare il pagamento del riscatto. Un’ipotesi complessa, soprattutto nel breve periodo.
L’indice di liquidità sotto pressione
Ed è qui che entra in gioco il secondo problema. Anticipare l’acquisto del cartellino significherebbe mettere seriamente a rischio l’indice di liquidità, già al limite dopo il mercato estivo e l’aumento del costo complessivo della rosa. Per muoversi, il Napoli avrebbe bisogno prima di una cessione importante. Senza quella, qualsiasi operazione su Lucca rischia di bloccare l’intero mercato in entrata. Il futuro dell’attaccante resta dunque sospeso. Tra campo, mercato e conti da far tornare, la sensazione è che la decisione finale non dipenderà solo dalle prestazioni, ma soprattutto dai numeri. E quelli, in questo momento, pesano più dei gol.
