Pep Guardiola potrebbe essere arrivato al capolinea della sua avventura al Manchester City. A lanciare l’indiscrezione è The Athletic, che cita fonti interne al club convinte del fatto che il tecnico catalano stia seriamente valutando l’idea di chiudere il suo ciclo al termine della stagione. Se confermata, sarebbe una decisione destinata a scuotere non solo l’ambiente Citizens, ma l’intero panorama europeo, innescando un inevitabile effetto domino sulle panchine più prestigiose.
Un ciclo irripetibile che ha cambiato la storia del City
Guardiola è arrivato a Manchester nel 2016 e da allora ha riscritto la storia del club, trasformandolo da potenza nazionale intermittente a punto di riferimento assoluto del calcio mondiale. Il suo palmarés inglese parla da solo: sei Premier League, due FA Cup, quattro Carabao Cup e tre Community Shield. Ma il vero sigillo è arrivato nel 2023 con la Champions League, il trofeo che ha consacrato definitivamente il progetto. Oltre ai titoli, Pep ha lasciato un’impronta indelebile anche sul piano tecnico e culturale. Giocatori come Kompany, Rodri, David Silva, Yaya Touré e Agüero sono diventati simboli di un’epoca grazie a un’idea di calcio che ha fatto scuola.

Il rinnovo fino al 2027 e i segnali nascosti
Già nella passata stagione, la più complicata dell’era Guardiola – lontano dalle zone nobili della Premier, eliminato agli ottavi di Champions e sconfitto in finale di FA Cup dal Crystal Palace – si erano moltiplicate le voci su un possibile addio. Voci apparentemente smentite dal rinnovo di contratto fino al 2027, ma proprio quella durata relativamente breve oggi viene riletta come un segnale. All’interno del club, secondo The Athletic, l’ipotesi di una separazione anticipata non è più considerata fantascienza, tanto che la dirigenza avrebbe già iniziato a interrogarsi su come gestire il futuro e su chi possa raccogliere un’eredità così pesante.
Il possibile erede e le alternative
Il nome in cima alla lista sarebbe quello di Enzo Maresca, un ritorno che avrebbe una sua logica. L’attuale allenatore del Chelsea conosce bene l’ambiente City: ha guidato l’Under 23 nella stagione 2020/21 vincendo il campionato e lanciando talenti come Cole Palmer, per poi entrare nello staff di Guardiola tra il 2022 e il 2024. Il suo percorso successivo ha rafforzato la candidatura. La promozione in Premier con il Leicester, quindi i successi al Chelsea – Conference League e Mondiale per Club al primo tentativo – hanno acceso i riflettori su di lui. Nonostante un contratto con i Blues fino al 2029, nelle ultime settimane non sono mancate tensioni e segnali di insofferenza per le critiche ricevute. Non è però l’unica pista. In Inghilterra cresce anche il nome di Oliver Glasner, attuale tecnico del Crystal Palace, profilo apprezzato per identità di gioco e capacità di lavorare in contesti complessi.
Un addio che cambierebbe tutto
Per ora si resta nel campo delle indiscrezioni, ma il solo fatto che il tema sia entrato con forza nel dibattito inglese è indicativo. Se Guardiola decidesse davvero di lasciare il Manchester City, si chiuderebbe uno dei cicli più dominanti della storia del calcio moderno. E, come spesso accade quando finisce un’era, nulla sarebbe più come prima.



