Una scelta che sorprende, ma fino a un certo punto. Massimiliano Allegri sembra intenzionato a rilanciare Pervis Estupinan dal primo minuto nella semifinale di Supercoppa Italiana contro il Napoli. Una mossa che sa di fiducia rinnovata, ma anche di ultima chiamata sportiva per un giocatore arrivato al Milan con aspettative importanti e fin qui rimasto a metà strada. L’esterno ecuadoriano, chiamato in estate a raccogliere l’eredità pesantissima di Theo Hernandez, ha vissuto mesi complicati, segnati da errori, infortuni e da un ambientamento mai realmente completato. Ora però il tecnico rossonero è pronto a rimetterlo al centro del progetto, almeno per una notte che può cambiare molto.

Un investimento pesante e aspettative alte
Il Milan aveva valutato diversi profili per la fascia sinistra, prima di puntare con decisione su Estupinan. L’operazione con il Brighton si è chiusa su 17 milioni di euro più 2 di bonus, cifra che racconta bene quanto il club credesse nelle sue qualità. Fin dalle prime settimane Allegri gli ha concesso spazio e fiducia, affidandogli una maglia da titolare. Il campo, però, non ha restituito le risposte sperate. L’ecuadoriano ha mostrato difficoltà di adattamento al calcio italiano, soprattutto nella gestione difensiva e nei momenti chiave delle partite.
Napoli come sliding doors della stagione
C’è una partita che più di tutte ha segnato la parabola di Estupinan in rossonero, ed è proprio Milan-Napoli di campionato, vinta 2-1 dalla squadra di Allegri. In quella gara l’ex Brighton si rende protagonista di un intervento falloso in area che costa il rigore agli azzurri e lascia il Milan in inferiorità numerica. Da lì in poi qualcosa si è incrinato. Tra prestazioni in chiaroscuro e una fiducia progressivamente ridotta, Estupinan ha perso il posto, complice anche un problema fisico che ne ha frenato la continuità.

L’infortunio e la lunga rincorsa
A complicare ulteriormente il suo percorso è arrivato un infortunio alla caviglia rimediato con la nazionale, che lo ha costretto a saltare diverse gare di campionato contro Fiorentina, Pisa e Atalanta. Al rientro, contro la Roma, è rimasto in panchina perché non ancora al meglio. Da quel momento Estupinan è scivolato indietro nelle gerarchie, limitandosi a spezzoni nel finale e a qualche presenza marginale, senza mai avere davvero l’occasione di rilanciarsi.
Il punto più basso al Tardini
Se la sfida con il Napoli aveva segnato l’inizio della discesa, Parma-Milan dell’8 novembre rappresenta probabilmente il momento più difficile della sua avventura rossonera. Al Tardini, infatti, Estupinan commette due errori gravi che spianano la strada alla rimonta del Parma, capace di risalire dallo 0-2 al 2-2. Una serata pesante, che ha inciso non poco sulla percezione del suo rendimento e sul rapporto con l’ambiente.
Una nuova occasione da non fallire
Dopo le panchine contro Inter e Lazio e gli ingressi nei minuti finali contro Torino e Sassuolo, la Supercoppa contro il Napoli può rappresentare la svolta. Allegri sembra orientato a preferirlo a Bartesaghi, concedendogli una nuova chance da titolare dopo quella in Coppa Italia contro la Lazio. Per Estupinan non è solo una partita: è un esame di maturità. Una prestazione convincente potrebbe riaprire i giochi sulla fascia sinistra, restituendogli centralità e fiducia. Un altro passo falso, invece, rischierebbe di relegarlo definitivamente ai margini. In una notte secca, contro un avversario di livello, il Milan chiede risposte. Ora tocca a lui.



