La semifinale di Supercoppa Italiana di Bologna contro l’Inter è durata appena quaranta minuti per Federico Bernardeschi. Un contrasto di gioco nelle fasi finali del primo tempo ha messo fine anzitempo alla sua partita e, soprattutto, ha aperto uno scenario ben più serio del semplice cambio obbligato.
L’infortunio durante Bologna-Inter
Il momento chiave arriva al 38’. Bernardeschi entra in contatto con Bonny e cade male, impattando in maniera innaturale sulla spalla sinistra. Fin da subito le sue condizioni appaiono preoccupanti. L’intervento dello staff medico è immediato, ma basta uno sguardo per capire che non si tratta di un colpo banale. Dalla panchina, Orsolini segnala la gravità della situazione, mimando chiaramente un problema alla spalla. Il numero 10 rossoblù prova inizialmente a stringere i denti, ma dopo pochi istanti è costretto ad arrendersi e a chiedere il cambio.
Gli esami e la diagnosi definitiva
All’indomani della gara, disputata a Riad, Bernardeschi si è sottoposto a esami strumentali approfonditi. L’esito non lascia spazio a interpretazioni: frattura angolata della clavicola sinistra. Un infortunio che rende inevitabile il ricorso alla sala operatoria. Il Bologna ha confermato ufficialmente la diagnosi attraverso una nota diramata dal club, chiarendo subito la natura del problema e la necessità dell’intervento chirurgico.
Operazione e tempi di recupero
Nel comunicato ufficiale, la società rossoblù ha annunciato anche il percorso che attende il giocatore. Bernardeschi verrà operato a Bologna e, salvo complicazioni, dovrà osservare un periodo di stop stimato in circa sei settimane. Un’assenza pesante per Vincenzo Italiano, che perde uno dei suoi elementi più esperti in una fase delicata della stagione. Il rientro del numero 10 non sarà immediato e richiederà cautela, soprattutto nella fase di recupero funzionale della spalla. Per Bernardeschi, la Supercoppa si è trasformata così da occasione prestigiosa a brusca frenata. Ora la priorità è una sola: recuperare al meglio e tornare in campo senza rischi, lasciandosi alle spalle un infortunio che ha interrotto sul nascere la sua notte araba.
