La Roma esce ancora una volta a mani vuote da uno scontro diretto di alto livello. All’Allianz Stadium, nella sedicesima giornata di Serie A, i giallorossi cadono 2-1 contro la Juventus, pagando a caro prezzo alcune disattenzioni difensive e la maggiore concretezza bianconera nei momenti chiave del match. A segno Conceiçao e Openda per i padroni di casa, Baldanzi per una Roma generosa ma incompiuta.
Un primo tempo di personalità, poi la stoccata bianconera
L’avvio è incoraggiante per la squadra di Gian Piero Gasperini, che non rinuncia ad aggredire la partita e gioca con coraggio, cercando di togliere certezze alla Juventus. Il match è intenso, spezzettato da continui duelli, ma la Roma non appare intimorita dal contesto. A tenere in piedi i giallorossi è soprattutto Svilar, decisivo prima su Openda e poi su Conceiçao, con due interventi che sembrano indirizzare il primo tempo verso l’equilibrio. L’illusione dura però fino al minuto 44, quando la retroguardia romanista perde le distanze: Conceiçao, lasciato colpevolmente solo in area, controlla e batte Svilar con un diagonale preciso. È l’1-0 che manda la Juventus avanti all’intervallo.
Ripresa generosa, ma la Juve colpisce ancora
La Roma rientra in campo con lo stesso atteggiamento offensivo. Ancora una volta è Svilar a tenere a galla i suoi, respingendo un violento mancino di Cambiaso. Gasperini prova allora a cambiare il corso della gara, inserendo Bailey, Baldanzi e Ferguson per dare nuova linfa alla manovra. Le mosse, però, non sortiscono l’effetto sperato. Bailey è costretto ad alzare bandiera bianca poco dopo per un problema fisico e al 70’ arriva il colpo che sembra chiudere i conti. McKennie stacca di testa, Svilar respinge, ma sulla ribattuta lo stesso statunitense serve Openda, che deposita in rete a porta sguarnita per il 2-0 juventino.
Il guizzo di Baldanzi e il finale senza premio
La Roma ha comunque il merito di non uscire dalla partita. Cinque minuti più tardi Baldanzi accorcia le distanze, facendosi trovare pronto sul tap-in dopo la parata di Di Gregorio su Ferguson. Il gol riaccende le speranze giallorosse e rende il finale incandescente. La Juventus trema quando Yildiz colpisce il palo, ma l’assalto finale della Roma non produce il pareggio. Dopo cinque minuti di recupero, il triplice fischio certifica l’ennesima occasione persa contro una diretta concorrente. La prestazione resta, il risultato no. E per la Roma, ancora una volta, il salto di qualità nei big match rimane un obiettivo da rimandare.



