Il nome di Davide Frattesi torna con forza a scaldare il mercato. Con l’apertura della finestra invernale ormai alle porte, il futuro del centrocampista appare meno saldo che mai all’Inter. Una situazione che non nasce oggi, ma che negli ultimi mesi si è trasformata in una vera e propria crepa destinata ad allargarsi.
Frattesi è arrivato a Milano con aspettative alte, ma il campo ha raccontato altro. Lo spazio si è progressivamente ridotto e la sensazione è che il rapporto tecnico non sia mai realmente decollato. Da qui l’idea, sempre più concreta, di voltare pagina già a gennaio.
Frattesi ai margini del progetto nerazzurro
I numeri parlano chiaro. Il minutaggio stagionale del centrocampista è fermo attorno ai 500 minuti, un dato che fotografa meglio di qualunque analisi la sua posizione nelle gerarchie di Cristian Chivu. Giocatori come Zielinski e Sucic, partiti teoricamente alle sue spalle, lo hanno superato nelle rotazioni, relegandolo a un ruolo marginale.
La Supercoppa è stata l’ennesima conferma di un malessere crescente. Frattesi sperava in una chance dall’inizio o almeno in un utilizzo più consistente, invece è arrivato solo uno spezzone finale. Troppo poco per chi, a 25 anni, sente il bisogno di continuità e centralità.
Juventus alla finestra: interesse mai spento
In questo scenario si inserisce la Juventus, che segue Frattesi da tempo. I bianconeri avevano già sondato il terreno prima del suo approdo all’Inter e oggi tornano a riflettere sull’opportunità. Non è solo una questione di mercato, ma anche di conoscenza tecnica: Luciano Spalletti lo ha valorizzato in Nazionale, affidandogli un ruolo di primo piano.
Con l’Italia di Spalletti, Frattesi è stato uno dei centrocampisti più incisivi, capace di trasformare gli inserimenti in area in un’arma costante. I sette gol segnati sotto la gestione del tecnico toscano restano un biglietto da visita pesante, soprattutto per una Juventus che fatica a trovare reti dai centrocampisti.
La posizione dell’Inter e i nodi economici
L’Inter, però, non intende svendere. La valutazione del cartellino resta compresa tra 30 e 35 milioni di euro, cifra che rende l’operazione tutt’altro che semplice, soprattutto se la controparte è una rivale diretta. Le ipotesi di scambio, ventilate nelle scorse settimane, non hanno trovato terreno fertile: né Thuram né Cambiaso sono considerati sacrificabili dalla Juventus.
Il messaggio da Milano è chiaro: Frattesi può partire, ma solo alle condizioni nerazzurre. Un equilibrio delicato, che rischia di rallentare qualsiasi trattativa.
Il profilo giusto per la Juve di Spalletti?
Dal punto di vista tattico, Frattesi porterebbe dinamismo, intensità e capacità di attacco alla profondità, caratteristiche che oggi mancano al centrocampo bianconero. Con lui, Spalletti avrebbe più margine per variare assetto, magari passando a un centrocampo a tre più aggressivo e verticale.
Resta però un limite strutturale: Frattesi non è un regista di possesso. È un incursore, un giocatore che vive di ritmo e spazi. In una Juventus che ancora cerca un vero direttore d’orchestra davanti alla difesa, il suo eventuale arrivo migliorerebbe il reparto, ma non lo completerebbe del tutto.
Gennaio dirà se le esigenze di campo, le ambizioni del giocatore e le richieste economiche dell’Inter riusciranno a incastrarsi. Una cosa, però, sembra ormai certa: Davide Frattesi non è più una comparsa in attesa, ma un nome destinato a muovere il mercato.




