Dopo un’estate di investimenti importanti, il Napoli si prepara a vivere un mercato di gennaio all’insegna della prudenza. Non una scelta strategica, ma una necessità dettata dai numeri e dalle indicazioni arrivate dalla Commissione di vigilanza sui bilanci dei club. Il club di Aurelio De Laurentiis non sarà completamente libero di operare in entrata se prima non libererà spazio economico attraverso delle uscite. Tradotto: niente spese folli, niente colpi a sorpresa.
Cosa succede al mercato del Napoli
La commissione indipendente che vigila sui conti dei club ha stabilito che il Napoli, nella sessione invernale, dovrà operare a saldo zero. Ogni eventuale acquisto dovrà essere compensato da una cessione di pari valore economico. Una situazione analoga riguarda anche il Pisa, con il costo del lavoro che in entrambi i casi ha superato la soglia dell’80% dei ricavi. Un dato che non comporta ancora il blocco totale del mercato, come accaduto in passato ad altri club, ma che impone una gestione estremamente attenta.
Il Napoli rischia il blocco del mercato?
Al momento no. Il Napoli può ancora muoversi, ma con vincoli stringenti. L’obiettivo della società sarà migliorare il rapporto tra costo del lavoro e ricavi per evitare conseguenze più pesanti nelle prossime sessioni. Se infatti un club dovesse superare la soglia per due sessioni consecutive, o in modo ancora più marcato, scatterebbe il blocco totale del mercato, con l’impossibilità di effettuare nuovi acquisti. Uno scenario che a Napoli vogliono evitare a tutti i costi.

Come cambia la strategia di gennaio
Alla luce di questa situazione, appare difficile immaginare grandi colpi nel mercato invernale. L’idea iniziale era quella di regalare ad Antonio Conte almeno un rinforzo importante a centrocampo, reparto falcidiato dagli infortuni. Gli ultimi segnali, però, hanno ridimensionato le urgenze. Frank Anguissa e Stanislav Lobotka sono sulla via del recupero, riducendo la necessità di un intervento immediato. Per questo piste come quella che porta a Mainoo appaiono oggi fredde, se non addirittura congelate, a meno di condizioni estremamente favorevoli.

Le possibili cessioni
Qualche movimento potrebbe invece arrivare in uscita, ma senza toccare i pilastri della squadra. Nessun sacrificio eccellente è previsto. Il nome più esposto è quello di Lorenzo Lucca, che fin qui non ha convinto pienamente e che, con il rientro a pieno regime di Romelu Lukaku, rischierebbe di trovare ancora meno spazio. Una sua eventuale cessione aiuterebbe ad abbassare il monte ingaggi.
Situazione simile per Marianucci, poco utilizzato, mentre restano da valutare le posizioni di Giuseppe Ambrosino e Pasquale Mazzocchi. Quest’ultimo, salvo sorprese, dovrebbe restare per garantire un’alternativa sulle fasce. Il messaggio che arriva da Napoli è chiaro: gennaio sarà un mese di gestione, non di rivoluzione. Conte dovrà stringere i denti, la società tenere i conti in ordine. In attesa, magari, di tornare a fare la voce grossa sul mercato quando i numeri lo permetteranno davvero.



