Il peggio sembra alle spalle in casa Napoli. Dopo settimane segnate da un’infermeria affollata, la squadra di Antonio Conte inizia a ritrovare pezzi fondamentali del proprio organico. I segnali arrivano anche dal campo: la vittoria in Supercoppa Italiana contro il Bologna ha consegnato agli azzurri il primo trofeo stagionale, il secondo dell’anno solare dopo lo Scudetto, certificando una ripresa non solo fisica ma anche mentale. Nei prossimi mesi, salvo nuovi imprevisti, l’infermeria continuerà a svuotarsi. Il recupero delle “stelle” consentirà a Conte di riavere profondità e soluzioni, restituendo al Napoli un volto più vicino a quello dei campioni d’Italia in carica.

Lukaku, rientro vicino ma senza forzature
Il primo grande nome a rivedere il campo sarà Romelu Lukaku. In realtà il belga è già tornato tra i convocati dopo il grave infortunio rimediato a metà agosto in amichevole contro l’Olympiacos. In Supercoppa è andato in panchina sia contro il Milan sia contro il Bologna, segnale evidente di un recupero completato dal punto di vista clinico. Ora resta da ritrovare la condizione. Conte procederà con estrema cautela e la data cerchiata in rosso è quella del 14 gennaio, quando il Napoli affronterà il Parma. Lì Big Rom potrebbe iniziare ad accumulare minuti veri.

Meret e il rebus delle gerarchie
Anche Alex Meret intravede la fine del tunnel, pur essendo leggermente più indietro rispetto a Lukaku. Il portiere si era fermato alla vigilia di Napoli-Inter per la frattura del secondo metatarso del piede destro. Il rientro previsto per dicembre è slittato e Meret non è stato convocato per la Supercoppa, nonostante abbia recentemente tolto il gesso.
Se non ci saranno rallentamenti, potrebbe tornare tra i convocati già il 28 dicembre contro la Cremonese, ma l’ipotesi più concreta è un rientro a pieno regime a inizio gennaio. Nel frattempo Vanja Milinković-Savić ha dato sicurezza al reparto, parando anche rigori pesanti e mettendo in discussione le gerarchie.

Gilmour, ritorno atteso tra gennaio e febbraio
Per Billy Gilmour il percorso è più lungo. Fermatosi a novembre per una pubalgia, l’ex Brighton ha scelto l’intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema. Il suo rientro è previsto per metà gennaio, anche se lo scenario più realistico porta a inizio febbraio.
Nel frattempo, Conte ha già ritrovato Stanislav Lobotka, che ha superato il problema muscolare e si è ripreso il ruolo di regista, ridando ordine e tempi alla manovra.

Anguissa, stop lungo e Coppa d’Africa saltata
Tra i lungodegenti figura anche Frank Zambo Anguissa. Il centrocampista ha riportato una lesione di alto grado al bicipite femorale della coscia sinistra durante un impegno con il Camerun, infortunio che lo ha costretto a rinunciare alla Coppa d’Africa. Il suo rientro è previsto tra fine gennaio e metà febbraio, con tempi che dipenderanno dalla risposta del muscolo nelle prossime settimane.

De Bruyne, il ritorno più lontano
Il discorso cambia per Kevin De Bruyne. Per il belga il 2025 si è già chiuso in anticipo a causa di una lesione di alto grado del bicipite femorale rimediata calciando un rigore contro l’Inter. L’ex Manchester City ha iniziato il percorso riabilitativo, ha abbandonato le stampelle e si sta curando in patria.
Il suo rientro non è imminente: solo tra febbraio e marzo il pubblico del Maradona potrà rivedere il suo talento in campo, in una fase cruciale della stagione.
Conte attende il Napoli al completo
Con il progressivo svuotamento dell’infermeria, il Napoli si prepara a cambiare pelle. Conte potrà finalmente lavorare con una rosa più profonda e competitiva, gestendo meglio le rotazioni in un calendario fitto di impegni. La sensazione è che la vera stagione degli azzurri debba ancora cominciare, e che il ritorno delle stelle possa fare la differenza quando i punti inizieranno a pesare davvero.








