In casa Fiorentina la parola d’ordine è una sola: continuità. Il successo contro l’Udinese, arrivato solo alla sedicesima giornata, ha interrotto un digiuno che pesava come un macigno, ma non ha risolto i problemi di classifica. L’ultimo posto resta lì, impietoso, a ricordare che la strada verso la salvezza è ancora lunga e tortuosa. Proprio per questo, vincere non basta più: servono prestazioni credibili, ripetibili, capaci di costruire fiducia settimana dopo settimana.
Parma-Fiorentina, molto più di una trasferta
La prossima tappa è di quelle che non ammettono alibi. Sabato i viola saranno di scena al Stadio Ennio Tardini contro il Parma, in uno scontro diretto che profuma di salvezza anticipata. L’obiettivo è chiaro: tornare a casa con punti, possibilmente con quella prima vittoria esterna che darebbe un senso diverso all’intero campionato. Ridurre il gap dai ducali significherebbe rientrare pienamente nella lotta e dimostrare che la gara con l’Udinese non è stata un episodio isolato.
Vanoli gestisce, ma prepara la battaglia
Il lavoro di Paolo Vanoli prosegue tra gestione mentale e attenzione ai dettagli. Dopo la seduta di scarico, l’allenatore ha concesso una giornata di riposo, scelta mirata per alleggerire la pressione e ricaricare le energie. Da domani, però, si torna a spingere: Natale compreso. Il Parma è cerchiato in rosso sul calendario, perché partite così non si preparano solo sul campo, ma soprattutto nella testa.
Assenze pesanti e recuperi da valutare
Al Tardini Vanoli dovrà fare i conti con diverse defezioni. Ranieri sarà assente per squalifica, mentre Gosens e Pablo Marí restano ai box. Tiene banco la situazione di Comuzzo, reduce da un duro colpo alla testa contro l’Udinese: i punti di sutura impongono prudenza, ma uno spiraglio per il recupero non è del tutto escluso. Scelte obbligate, dunque, che rendono ancora più importante l’atteggiamento collettivo.
Tifosi divisi, ma presenti
La vittoria ha riacceso una scintilla anche sugli spalti. La contestazione della Curva Fiesole non si è spenta, anzi si è fatta sentire anche dopo il successo, segno di un rapporto ancora teso. Eppure, sabato a Parma saranno oltre 2.700 i tifosi viola pronti a sostenere Kean e compagni. Un segnale forte, quasi una dichiarazione d’amore: la classifica è dura da guardare, ma la voglia di crederci resta intatta.
Il mercato come spartiacque, ma prima il campo
All’orizzonte c’è anche il mercato di gennaio, che sarà il primo firmato da Fabio Paratici come responsabile dell’area tecnica. L’attesa è alta, perché dagli innesti passerà una fetta importante del futuro viola. Ma prima delle trattative e dei nomi, c’è una certezza che filtra dallo spogliatoio: senza continuità, nessun acquisto potrà fare miracoli. Con continuità, invece, anche una stagione nata storta può prendere una piega inattesa. La Fiorentina lo sa, e al Tardini si gioca molto più di tre punti.



