Il via libera al mercato invernale, a Formello, ha il sapore delle grandi occasioni. Non perché prometta rivoluzioni, ma perché restituisce normalità dopo mesi vissuti sul filo dell’incertezza. Per la Lazio è già una notizia da festeggiare. Per Maurizio Sarri, invece, è soprattutto un punto di partenza: ora servono rinforzi, quelli rimasti fuori portata durante un’estate complicata, segnata da tensioni e limiti operativi. La società ha celebrato lo sblocco con un comunicato ufficiale, quasi fosse un traguardo. Il tecnico, più pragmatico, guarda oltre. La sua “letterina” non è fatta di desideri astratti, ma di richieste precise, costruite sulle lacune evidenziate in questi mesi.
Il centrocampo resta la priorità assoluta
Il reparto che più di tutti chiede interventi è il centrocampo. A Sarri manca una mezzala di ruolo, un giocatore capace di garantire inserimenti, qualità e continuità. Il primo nome sul taccuino è quello di Ruben Loftus-Cheek, profilo che il tecnico apprezza da tempo. La strada, però, è in salita. Il Milan non intende fare sconti e valuta l’inglese tra i 10 e i 15 milioni, una cifra pesante per le casse biancocelesti. Anche ipotizzando formule creative, come un prestito con riscatto o pagamenti dilazionati, resta il nodo dell’ingaggio: 4 milioni a stagione, considerati fuori scala. Il sondaggio, comunque, c’è stato. E non è escluso che Claudio Lotito e Angelo Fabiani decidano comunque di provarci, cercando spiragli dove oggi sembrano non essercene. Le alternative portano a Bergamo. Marco Brescianini è un nome monitorato, anche se più mediano che incursore. Piace anche Lazar Samardzic, ma qui l’ostacolo è economico: l’Atalanta ha investito quasi 20 milioni per strapparlo all’Udinese e difficilmente accetterà di trattare al ribasso.

Attacco, Insigne resta sullo sfondo
Davanti, il nome che continua a circolare è quello di Lorenzo Insigne. L’ex Napoli è svincolato e c’è già un accordo di massima con il suo entourage. Un’occasione che stuzzica, soprattutto perché arriverebbe a costo zero. Fabiani, però, preferirebbe investire su profili più giovani. Sarri non fa pressioni. Se arrivasse, sarebbe una risorsa in più, affidabile e d’esperienza. Ma non è una priorità assoluta. Le esigenze, dal suo punto di vista, sono altre. A partire da un centravanti più funzionale rispetto a quelli attualmente in rosa. Il nome di Fotis Ioannidis è tornato d’attualità, ma prima bisognerà liberare spazio.

Cessioni obbligate per sbloccare il mercato
Il via libera al mercato non significa fondi immediatamente disponibili. La Lazio potrà muoversi sui rinnovi, ma per acquistare dovrà prima vendere. Una costante dell’era Lotito, che anche questa volta condiziona le strategie. Il primo indiziato a partire è Nuno Tavares, destinazione Al-Ittihad. Sul tavolo ci sono 15 milioni di euro, anche se il 40% finirà all’Arsenal. Un’operazione che consentirebbe comunque di liberare uno slot e un ingaggio da circa 2 milioni a stagione. In uscita potrebbe esserci anche Valentin Castellanos. È l’attaccante con più mercato e il Flamengo ha già manifestato interesse. Sarri, però, darà il via libera solo con la garanzia di un sostituto adeguato. Infine, la Lazio ascolterà offerte anche per Mandas, Belahyane e per gli esuberi Gigot e Hysaj. Il messaggio è chiaro: prima si cede, poi si compra. E solo allora la letterina di Sarri potrà trasformarsi, almeno in parte, in realtà.




