L’Udinese aspetta. E non è un’attesa banale. Da qualche settimana il centrocampo bianconero ha perso uno dei suoi equilibri migliori, e la squadra di Kosta Runjaic ne sta pagando le conseguenze. Arthur Atta, classe 2003, è fuori ormai da quasi un mese e la sua assenza si è fatta sentire, soprattutto per ritmo, strappi e qualità nella gestione del pallone. Il rientro non è imminente, ma la tabella di marcia inizia finalmente a delinearsi. A Udine cresce la fiducia di poterlo rivedere in campo nelle prime settimane del nuovo anno.
L’infortunio contro la Juventus
Lo stop di Atta risale al 2 dicembre, nella sfida di Coppa Italia persa contro la Juventus. Una gara in cui il giovane francese era stato tra i migliori in campo per oltre un’ora, mostrando personalità e continuità. Poi, a poco meno di venti minuti dalla fine, il problema muscolare. Runjaic è stato costretto a richiamarlo in panchina, inserendo Jurgen Ekkelenkamp al suo posto. In un match già indirizzato sul 2-0 per i bianconeri – con le reti di Federico Chiesa e Manuel Locatelli su rigore – Atta ha dovuto alzare bandiera bianca. Gli accertamenti successivi hanno chiarito il quadro: lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, un infortunio che richiede prudenza e tempi di recupero non comprimibili.
Un’assenza che pesa
Prima dello stop, Atta stava vivendo una fase di crescita costante. Un gol, due assist e tante giocate che avevano acceso l’entusiasmo del pubblico friulano. Ma al di là dei numeri, era diventato un riferimento per intensità e presenza nelle due fasi. Senza di lui, l’Udinese ha perso dinamismo e capacità di rompere le linee avversarie. Non sorprende, quindi, che lo staff medico e tecnico stia lavorando con attenzione per evitare qualsiasi ricaduta.
Quando può tornare
Il rientro non avverrà a breve. Atta non sarà disponibile contro la Lazio e non è previsto nemmeno per la prima gara del 2026 contro il Como. Le sensazioni migliori arrivano guardando più avanti. Le ipotesi più concrete portano alle sfide contro il Torino o il Pisa, una delle due potrebbe rappresentare il momento giusto per rivederlo in campo. Senza forzature, ma con l’obiettivo di restituire alla squadra un elemento che, prima dell’infortunio, stava facendo la differenza. Quando tornerà al cento per cento, l’idea è chiara: Atta è destinato a riprendersi il suo posto. Perché l’Udinese, in questa stagione, ha già capito quanto il suo centrocampo funzioni meglio quando il francese è lì, a dettare tempi e intensità.



