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Lorenzo Margutti
6 Min Read

Roma-Genoa, la partita degli incroci: tattica, identità e sentimenti all’Olimpico

Tattica, emozioni e identità: Genoa e Roma si sfidano all’Olimpico nel segno di De Rossi.

Analisi tattica
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Lunedì sera alle 20:45 lo Stadio Olimpico farà da teatro a una sfida che va ben oltre i tre punti. La diciassettesima giornata di Serie A propone un incrocio carico di significati tattici, tecnici ed emotivi tra Roma e Genoa, due squadre costruite su principi chiari e guidate da allenatori che hanno lasciato un’impronta profonda nel calcio italiano. In particolare, l’attenzione è tutta su Daniele De Rossi, oggi alla guida del Genoa, ma per anni simbolo, capitano e leggenda assoluta della Roma, chiamato ora a sfidare il suo passato più ingombrante.

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini

La Roma di Gasperini e il 3-4-2-1: struttura, palleggio e rifinitura centrale

La Roma si presenterà con il consueto 3-4-2-1, sistema che consente alla squadra giallorossa di mantenere equilibrio tra fase di possesso e non possesso. Svilar sarà il riferimento tra i pali, protetto da una linea difensiva a tre composta da Celik, Mancini e Hermoso, un terzetto che unisce aggressività, capacità di uscita palla al piede e letture preventive sulle transizioni avversarie.

Il cuore tattico della Roma, però, batte soprattutto sugli esterni. Rensch e Wesley avranno il compito di garantire ampiezza costante, accompagnare l’azione offensiva e allo stesso tempo abbassarsi in fase difensiva per trasformare il sistema in un 5-4-1 compatto. In mezzo al campo la coppia Koné-Cristante rappresenta il vero bilanciere della squadra: dinamismo e recupero palla da una parte, ordine e tempi di gioco dall’altra.

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Sulla trequarti, Gasperini punta sulla qualità pura. Soulé e Baldanzi agiranno alle spalle di Dybala, con continui movimenti a incontro e attacchi dello spazio per disordinare la linea difensiva del Genoa. L’argentino sarà il riferimento tecnico e creativo, libero di abbassarsi per legare il gioco o di attaccare a destra, zona in cui la Roma costruisce gran parte della sua pericolosità.

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi

Il Genoa di De Rossi: 3-5-2 compatto, verticale e aggressivo

Il Genoa risponde con un 3-5-2 speculare ma concettualmente diverso. Sommariva tra i pali sarà protetto da una difesa composta da Marcandalli, Otoa e Vasquez, con quest’ultimo incaricato di guidare la linea e gestire le uscite in anticipo su Dybala. Il Genoa non cercherà un possesso prolungato, ma punterà su verticalizzazioni rapide e transizioni aggressive, marchio di fabbrica della gestione De Rossi.

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Sugli esterni Norton Cuffy e Martin avranno un ruolo chiave nel contenere le spinte romaniste e ribaltare velocemente l’azione. A centrocampo il trio Ellertsson, Frendrup e Malinovskyi garantisce intensità, interdizione e qualità balistica. Frendrup sarà l’uomo incaricato di rompere il ritmo della Roma, mentre Malinovskyi agirà come regista avanzato, pronto a sfruttare gli spazi tra le linee.

In attacco Vitinha e Colombo offriranno soluzioni complementari: il primo più mobile e portato a svariare, il secondo più fisico e abile nel gioco spalle alla porta. L’obiettivo del Genoa sarà attirare la Roma in avanti per colpire alle spalle dei quinti, sfruttando le catene laterali e i cambi gioco improvvisi.

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Duelli chiave e lettura tattica della gara

La partita si giocherà su una sottile linea di equilibrio. La Roma proverà a controllare il pallone, consolidare il possesso nella metà campo avversaria e creare superiorità numerica tra le linee grazie ai movimenti di Baldanzi e Soulé. Il Genoa, invece, cercherà di spezzare il fraseggio giallorosso con un pressing orientato sull’uomo, forzando errori in costruzione e accelerando immediatamente verso la porta.

Decisivi saranno i duelli sugli esterni, dove Rensch e Wesley dovranno vincere i confronti diretti per evitare che il Genoa prenda campo. Allo stesso modo, la capacità di Cristante di schermare Malinovskyi potrebbe indirizzare l’inerzia del match, limitando la principale fonte creativa rossoblù.

De Rossi contro la sua Roma: una sfida dal peso emotivo enorme

Ma Roma-Genoa non è solo tattica. È soprattutto la notte di Daniele De Rossi contro la squadra che ha rappresentato per oltre vent’anni. Da capitano, da leader, da simbolo di romanità e appartenenza, De Rossi ha scritto pagine indelebili della storia giallorossa. Ritrovarsi ora all’Olimpico, da avversario, sulla panchina del Genoa, rappresenta una prova emotiva fortissima.

De Rossi conosce la Roma come pochi altri: sa leggere l’ambiente, le dinamiche dello stadio, le fragilità emotive di una squadra che vive di entusiasmo ma anche di pressione. Questo fattore potrebbe incidere tanto quanto un cambio tattico o una scelta di formazione, perché l’allenatore rossoblù sa esattamente dove colpire, non solo sul campo ma anche nella gestione dei momenti della partita.

La diciassettesima giornata di Serie A propone dunque una gara che intreccia strategia, tecnica e sentimento. Roma-Genoa sarà un banco di prova per le ambizioni giallorosse e un test di maturità per il progetto di De Rossi, chiamato a dimostrare che il suo Genoa può competere anche su palcoscenici così carichi di pressione.

All’Olimpico, non sarà solo calcio. Sarà una partita di idee, di duelli e di memoria, in cui ogni scelta tattica avrà un peso specifico enorme e ogni emozione rischierà di trasformarsi in un dettaglio decisivo.

29 Dicembre 2025-20:45
Serie A | Giornata 17
AS Roma
Genoa
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