Giornata anomala al Viola Park, dove Moise Kean non si è allenato e ha lasciato il centro sportivo. A chiarire subito la situazione è stata la Fiorentina, che ha comunicato l’assenza dell’attaccante per motivi familiari, senza ulteriori implicazioni disciplinari o tecniche. Non è un episodio inedito. Già nella scorsa stagione, alla vigilia di una gara contro il Cagliari, Kean aveva dovuto allontanarsi temporaneamente per ragioni simili. Situazioni diverse, contesti diversi, ma una linea comune: la gestione privata non ha mai messo in discussione il rapporto con il club.
Il rientro e le scelte di Vanoli
Kean farà ritorno a Firenze nella giornata di venerdì. Salterà quindi tre sedute di allenamento e sarà Paolo Vanoli a decidere, dopo la rifinitura di sabato, se schierarlo dal primo minuto contro la Cremonese o se affidarsi inizialmente a Roberto Piccoli. Una valutazione che sarà esclusivamente tecnica, legata alla condizione e alla continuità di lavoro, non all’episodio in sé.
Critiche e clima attorno al giocatore
L’assenza ha inevitabilmente riacceso le critiche di una parte del tifo, già emerse dopo la sconfitta contro il Parma, quando a Kean erano state imputate alcune scelte sbagliate sotto porta. Un contesto però molto diverso rispetto al passato recente, soprattutto se confrontato con la stagione vissuta sotto Raffaele Palladino, chiusa con numeri e rendimento di tutt’altro livello.
Nessuna ombra sul futuro
Dal punto di vista del mercato, quanto accaduto non cambia nulla. Fabio Paratici considera Kean un elemento centrale nel progetto viola e a gennaio ogni possibile offerta verrà rispedita al mittente. Il discorso sul futuro è rimandato all’estate, quando club ed entourage si confronteranno anche alla luce degli obiettivi stagionali e della necessità di tenere la Fiorentina lontana dalla zona calda della classifica. La linea del club è chiara: si riparte da Kean. Con la speranza che il rientro a Firenze coincida anche con un ritorno di energie e concentrazione, perché la Fiorentina ha bisogno del suo centravanti. Dentro e fuori dal campo.



