Quando c’è la firma di Pantaleo Corvino su un nome appena sbarcato in Serie A, la storia tende a ripetersi. Prima l’anonimato, poi la crescita silenziosa, infine l’interesse delle grandi. È un copione già visto e che oggi si ripropone con forza attorno a Tiago Gabriel, difensore centrale del Lecce, una delle rivelazioni più convincenti della stagione. Classe 2004, 21 anni compiuti a Santo Stefano, Tiago Gabriel è arrivato dal Portogallo senza clamore, ma ha impiegato pochissimo tempo per imporsi. Struttura, personalità, letture difensive e una maturità sorprendente per età e percorso: elementi che non sono passati inosservati nei radar delle grandi.
Le big italiane bussano alla porta
Nei giorni scorsi tre società di primissimo piano hanno effettuato i primi sondaggi esplorativi con il Lecce. Juventus, Inter e Milan hanno tutte inserito il nome di Tiago Gabriel nei rispettivi database, alla ricerca di difensori giovani, pronti e con margini di crescita immediati. Il messaggio recapitato a Via Costadura, però, è stato accolto con la consueta fermezza. Corvino non ha lasciato spazio a interpretazioni: per sedersi a un tavolo serve una base tra i 20 e i 25 milioni di euro. Al di sotto di quella soglia, il Lecce non considera nemmeno l’ipotesi di trattare.

Non solo Serie A: l’eco arriva dalla Premier
E attenzione a pensare che il discorso sia limitato ai confini italiani. Dall’Inghilterra, infatti, è arrivato un primo interessamento del Bournemouth. Nulla di formale, per ora, ma abbastanza per confermare come il profilo del centrale giallorosso stia iniziando a circolare anche oltre Manica. Il club inglese è alla ricerca di un difensore con quelle caratteristiche e, parallelamente, si è informato anche su Tarik Muharemović del Sassuolo, altro nome caldo sul taccuino dell’Inter. Segnale chiaro: il mercato dei giovani difensori di qualità è già entrato in ebollizione.
Lecce bottega cara, ma non per caso
La posizione del Lecce non sorprende. Tiago Gabriel non è considerato un semplice prospetto da valorizzare e rivendere in fretta, ma un asset centrale del progetto tecnico. La valutazione alta non è un atto di arroganza, bensì il riflesso di una convinzione precisa: il giocatore ha tutto per diventare uno dei migliori centrali del campionato nel giro di poco tempo. Corvino lo ha pescato lontano dai riflettori, lo ha messo nelle condizioni giuste per crescere e ora osserva il mercato muoversi attorno a lui. Senza fretta, senza sconti. Perché, come spesso accade con le sue intuizioni, il tempo gioca a favore del Lecce.



