Atalanta, panchina a rischio: Juric osservato speciale, decisivi i prossimi impegni con Marsiglia e Sassuolo

Redazione
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Dopo il ko con l’Udinese, la Dea entra in una settimana che può cambiare tutto. La dirigenza valuta, Juric cerca risposte: prestazioni e risultati non convincono più.

L’aria a Bergamo si è fatta pesante. Il progetto Juric-Atalanta, nato in estate con la promessa di un nuovo ciclo dopo l’epopea di Gasperini, potrebbe già essere arrivato al bivio. La sconfitta contro l’Udinese, per prestazione e atteggiamento, ha acceso una spia che in società non vogliono ignorare. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la panchina del tecnico croato non è più considerata intoccabile. Anzi, le prossime due gare, Marsiglia in Champions League e Sassuolo in campionato, potrebbero determinarne il destino.

Un ciclo che fatica a decollare

La “Dea” non vince dal 30 settembre, giorno del 2-1 in rimonta contro il Bruges in Champions. Da allora, solo pareggi e rimpianti: cinque X consecutivi tra campionato e coppa, prima del tonfo di Udine. Il dato che più preoccupa la dirigenza è la mancanza di crescita: sette pareggi in dieci giornate di Serie A, con la squadra scivolata al decimo posto, dietro persino alla neopromossa Cremonese.

Numeri che non raccontano solo una crisi di risultati, ma anche, e forse soprattutto, un calo di identità. L’Atalanta di Juric segna poco, costruisce meno e sembra aver perso quella foga collettiva che per anni l’ha resa uno dei progetti più ammirati d’Europa.

Le tre ombre sul progetto Juric

Secondo la Gazzetta, la società individua tre punti critici nel percorso del nuovo tecnico:

  1. Declino del gioco e dell’approccio mentale, con la squadra spesso piatta e prevedibile;
  2. Scelte tecniche discutibili, specie nelle rotazioni e nella gestione dei singoli;
  3. Difficoltà nel valorizzare una rosa ampia, che sulla carta avrebbe qualità da prime posizioni.

Juric paga soprattutto il paragone con l’Atalanta spumeggiante dell’ultimo Gasperini, capace di segnare a raffica e mantenere un’identità riconoscibile. Oggi la “Dea” appare sfilacciata, priva di certezze, e in evidente difficoltà nel mantenere ritmo e intensità.

Marsiglia e Sassuolo, la settimana della verità

Per il tecnico croato si apre così una settimana di verità. Mercoledì l’Atalanta sarà di scena al Velodrome contro il Marsiglia di Roberto De Zerbi, avversario ostico in un ambiente bollente. Poi, domenica 9 novembre alle 12:30, arriverà il Sassuolo alla New Balance Arena, in un match che potrebbe segnare uno spartiacque per la stagione.

A Zingonia, nessuno parla apertamente di esonero, ma la linea è chiara: la fiducia non è più illimitata. “Juric non è ancora sul baratro – scrive la Gazzetta – ma è sotto osservazione costante”. Tradotto: serviranno risposte immediate, sia in termini di risultati che di gioco.

Una squadra smarrita, una panchina sotto esame

Il malumore si percepisce anche nello spogliatoio, dove alcuni senatori avrebbero manifestato perplessità sul nuovo sistema di lavoro. La squadra appare poco brillante, con giocatori chiave — da Lookman a Pasalic — che faticano a esprimersi ai livelli dello scorso anno.

In più, il calendario non aiuta: dopo Marsiglia e Sassuolo, la Dea affronterà una serie di scontri diretti che potrebbero complicare ulteriormente il quadro.