Como-Juventus: al Sinigaglia va in scena la sfida tra la gioventù e la vecchia signora del calcio italiano

Luigi De Vincentis
17 Min Read
Analisi tattica

Il lunch match della 7ª giornata di Serie A mette una davanti all'altra Como e Juventus. Scopri tutte le caratteristiche delle due squadre, le scelte degli allenatori, la sfida tra i due numeri 10 e chi potrebbe decidere il match del Sinigaglia.

La sosta per le Nazionali è terminata e i giocatori stanno tornando nei rispettivi club, pronti a riprendere la corsa nei campionati. Anche Como e Juventus riabbracciano i propri nazionali in vista della sfida di domenica 19 settembre al Sinigaglia, valida per il lunch match della 7ª giornata di Serie A. I bianconeri hanno un obiettivo chiaro: tornare alla vittoria dopo una serie di pareggi che ha rallentato la loro marcia. La Juventus non conquista i tre punti dal successo contro l’Inter e neppure in Champions League è ancora riuscita a sbloccarsi. Igor Tudor vuole interrompere questa striscia negativa e riportare entusiasmo a Torino: vincere significherebbe riaccendere la corsa Scudetto, un traguardo che manca dal 2019-2020.

Serie A
19 Ottobre 2025
- 12:30
Como
- -
Juventus

A dirigere l’incontro sarà Ayroldi della sezione di Molfetta, un nome che evoca brutti ricordi ai tifosi bianconeri. Fu infatti lui ad arbitrare la partita persa 1-4 contro l’Empoli il 22 maggio 2023, una sconfitta pesantissima che, insieme alla penalizzazione per il caso plusvalenze, costò alla Juventus la qualificazione alla Champions League della stagione successiva.

La Classifica

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Inter
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Napoli
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AS Roma
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AC Milan
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Bologna
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Sassuolo
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Como
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Cremonese
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Cagliari
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Udinese
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Torino
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Lazio
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Lecce
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Parma
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Verona
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Fiorentina
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Pisa
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Genoa
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2

Tudor punta a una rivoluzione nella Juventus: possibile difesa a 4

Tudor, in attesa di riavere alla Continassa tutti i suoi giocatori per preparare il match contro il Como, starebbe valutando una possibile rivoluzione tattica. La Juventus, complice la lunga lista di infortuni nel reparto difensivo, potrebbe infatti passare a una difesa a quattro. Una soluzione pensata per mascherare le assenze e mantenere quella solidità che da sempre rappresenta il marchio di fabbrica bianconero. Non è però escluso che il tecnico croato decida di restare fedele alla linea a tre, con Gatti, Rugani e Kelly come titolari pressoché certi.

Kelly con la maglia della Juventus

Nel caso in cui Tudor optasse per la difesa a quattro, Cambiaso arretrerebbe sulla linea dei difensori, con Kalulu sull’altra fascia e la coppia Gatti–Kelly al centro. Rugani resterebbe inizialmente in panchina, pronto a subentrare in corso d’opera. In questo assetto la Juventus garantirebbe grande fisicità e molti centimetri in area, un’arma utile sia in fase difensiva sia offensiva. I calci piazzati potrebbero diventare un fattore chiave del match, ma i bianconeri dovranno prestare maggiore attenzione sulle palle inattive: troppe disattenzioni in questo fondamentale hanno già costato punti preziosi alla squadra di Tudor.

Bremer ai box: i bianconeri tremano ancora

Non sarà della partita Gleison Bremer. Il difensore brasiliano, operato al menisco dopo la lesione riportata durante la sosta, resterà fermo ai box per almeno un mese e mezzo. Una brutta tegola per Igor Tudor e per tutta la Juventus, che si ritrovano a fare i conti con la sua assenza in un momento cruciale della stagione. Già lo scorso anno, seppur con Thiago Motta in panchina, l’infortunio di Bremer aveva coinciso con l’inizio del tracollo bianconero, segnato da una serie di pareggi e sconfitte che avevano fatto perdere terreno in classifica.

Bremer con la maglia della Juventus

Bremer, fino a quel momento, aveva retto praticamente da solo il reparto difensivo, garantendo equilibrio e personalità. Dopo il suo stop, la Juve non è più riuscita a ritrovare la stessa solidità, perdendo fiducia e continuità di rendimento. Da quel 3 ottobre la squadra iniziò una lunga fase di calo che portò infine all’esonero di Motta e all’arrivo di Tudor, abile nel ricompattare l’ambiente e nel condurre in extremis la Juventus alla qualificazione in Champions League.

L’incognita centrocampo e l’ipotesi unico trequartista dietro le due punte

Lo schieramento del centrocampo bianconero dipenderà dalle scelte di Igor Tudor in difesa, ma i due pilastri certi restano Manuel Locatelli e Khéphren Thuram. Il capitano juventino, reduce da due ottime prestazioni con la Nazionale, rappresenta il cuore del gioco della squadra, mentre il francese potrebbe essere l’arma decisiva del match grazie alla sua capacità di intercettare, recuperare palloni e spezzare le linee avversarie con le sue potenti progressioni palla al piede. Occhio anche al suo tiro dalla distanza, spesso sottovalutato ma in grado di sorprendere.

Per quanto riguarda Locatelli, il suo rendimento è in costante crescita. Da oltre un anno è diventato un punto fermo della Juventus, tanto che Tudor non rinuncia mai alla sua presenza in mediana. Pur non essendo un regista classico, sa dettare i tempi del gioco con lucidità, aprendo il campo con passaggi precisi e cambi di fronte che possono agevolare la manovra offensiva dei bianconeri.

Il principale dubbio riguarda la terza maglia da titolare, contesa tra Weston McKennie e Teun Koopmeiners. L’americano sembra in leggero vantaggio, ma l’olandese è deciso a riscattarsi dopo un’annata deludente e un avvio di stagione complicato. Entrambi non sono considerati centrali nel progetto tecnico di Tudor, che con McKennie ha avuto anche un confronto diretto in estate: il tecnico gli avrebbe chiesto di perdere peso per poter restare in rosa. Tuttavia, se dovesse essere schierato, McKennie potrebbe rivelarsi una carta importante grazie alla sua abilità negli inserimenti e al fiuto del gol in area di rigore.

Koopmeiners con la maglia della Juventus
Koopmeiners con la maglia della Juventus

Sulla trequarti, invece, sembra esserci spazio per un solo interprete. Tudor avrebbe deciso di rinunciare agli esterni puri per schierare un unico trequartista alle spalle delle punte. Il favorito è naturalmente Kenan Yildiz, il numero 10 bianconero, protagonista di un inizio di stagione entusiasmante che lo ha consacrato tra i giovani più promettenti del calcio europeo. Le sue prestazioni con la Turchia, impreziosite da tre gol e un assist in due partite, confermano il suo momento di forma straordinario. Il rinnovo di contratto è vicino, nonostante permanga una lieve distanza economica con la società. E chissà che non sia proprio una sua giocata a decidere la sfida contro il Como.

Tudor punta sul tandem: Vlahovic e David per trovare gol e tre punti

Rivoluzione in vista per l’attacco bianconero. Igor Tudor sembra intenzionato a cambiare le carte in tavola, puntando sul tandem offensivo formato da Dusan Vlahovic e Jonathan David. Una scelta coraggiosa, ma potenzialmente decisiva per sbloccare una Juventus che, nelle ultime uscite, ha faticato a concretizzare quanto creato.

Per Vlahovic, la sosta per le Nazionali è stata un toccasana. Il centravanti serbo ha ritrovato brillantezza e fiducia, confermando la sua continuità di rendimento in questo avvio di stagione. Nella vittoria della Serbia contro l’Andorra, il suo marchio è stato ancora una volta indelebile: un gol di pura potenza, con un colpo di testa preciso su cross del compagno di club Filip Kostic, che ha aperto la strada al 3-1 finale.

Vlahovic con la maglia della Juventus
Vlahovic con la maglia della Juventus

Più complicato, invece, il momento di Jonathan David. L’attaccante canadese era arrivato a Torino con l’ambizione di contendere il posto proprio a Vlahovic, ma finora il suo rendimento non ha rispettato le aspettative. L’unico gol stagionale risale alla prima giornata contro il Parma, troppo poco per chi doveva rappresentare l’alternativa di lusso.

Schierarli insieme dal primo minuto potrebbe rivelarsi la mossa della svolta o un rischio calcolato. L’intesa tra i due è ancora tutta da costruire, ma Tudor confida nella loro complementarità: potrebbero diventare la chiave per sbloccare l’attacco bianconero, oppure finire per pestarsi i piedi. Il campo, come sempre, darà il verdetto.

Fabregas, squalificato, deve fare i conti con gli infortuni e le squalifiche

Nemmeno il Como attraversa un momento sereno. Dopo due pareggi consecutivi per 1-1 contro Atalanta e Cremonese, il club lombardo non vive una crisi di risultati, ma deve fare i conti con una situazione di emergenza a livello di organico. La squadra resta stabilmente all’ottavo posto in classifica, lontana dalla zona pericolante, ma gli infortuni e le squalifiche iniziano a pesare.

Cesc fabregas allenatore del Como

Addai sarà costretto a fermarsi dopo il problema fisico accusato con la Spagna Under 21, mentre Diao non è ancora pronto per il rientro. A completare il quadro, l’assenza di Sergi Roberto, che nel match contro la Cremonese ha riportato una lesione al retto femorale della coscia sinistra, che lo terrà lontano dal campo per diverse settimane.

Difesa tra certezze e un ballottaggio

Per Cesc Fabregas le scelte in difesa sembrano quasi definite, con un solo ballottaggio ancora aperto. Butez difenderà la porta, confermato dopo le buone prestazioni delle ultime settimane. Davanti a lui agiranno i centrali Diego Carlos e Ramon, chiamati a un compito complesso: arginare le incursioni degli attaccanti della Juventus.

Sulle corsie, Fabregas valuta alcuni adattamenti tattici. Posch potrebbe essere dirottato sulla fascia sinistra, mentre a destra il favorito per partire titolare è Mergim Vojvoda, in vantaggio su Valle. L’esterno albanese, spesso utilizzato in posizione più avanzata, rappresenta una risorsa preziosa per la sua versatilità e rapidità, caratteristiche che gli consentono di giocare su entrambe le fasce e anche come centrale. In un match dove l’equilibrio difensivo sarà fondamentale, la sua presenza potrebbe rivelarsi l’arma in più per recuperare palloni e ribaltare l’azione con immediatezza.

Centrocampo tra fisico e qualità

Il tecnico del Como, Cesc Fabregas, sembra orientato a un mix di forza fisica ed estro tecnico per affrontare la Juventus. In mezzo al campo, l’ex campione del mondo avrebbe deciso di puntare su Perrone e Da Cunha, due mediani dinamici e di sostanza, capaci non solo di garantire copertura ma anche di accompagnare l’azione con inserimenti e cambi di ritmo. Saranno loro a dare equilibrio alla squadra e, chissà, magari a regalare una sorpresa al pubblico del Sinigaglia con una delle loro incursioni centrali.

Da Cunha con la maglia del Como

Sulla trequarti, invece, Fabregas cambia registro e apre le porte alla creatività. Fantasia e tecnica saranno le parole d’ordine. Accanto all’insostituibile Nico Paz, pronto a duellare a distanza con Kenan Yildiz, dovrebbero agire Baturina e Kuhn sulle corsie laterali. I due esterni avranno il compito di accendere la manovra offensiva, provando la giocata personale o servendo palloni pericolosi al compagno di reparto o al centravanti. L’obiettivo è chiaro: trovare la giocata decisiva per mettere in difficoltà la retroguardia di Igor Tudor.

Douvikas o Morata: una posto per due bomber

In attacco si gioca l’ultimo vero ballottaggio per Cesc Fabregas, chiamato a scegliere il terminale offensivo del Como in vista della sfida contro la Juventus. I candidati sono Alvaro Morata e Tasos Douvikas, due profili diversi ma entrambi in grado di interpretare il ruolo con efficacia.

Per Morata la partita avrebbe un sapore speciale: si tratta di un confronto con il suo passato bianconero, fatto di luci e ombre. Nella sua prima avventura a Torino fu protagonista di reti decisive, come quella segnata al Real Madrid nella semifinale di Champions League 2014/2015, che spalancò alla Juve le porte della finale poi persa contro il Barcellona. L’attaccante spagnolo, in caso di titolarità, sarebbe uno dei sorvegliati speciali: la voglia di riscatto e di lasciare il segno contro la sua ex squadra potrebbero trasformarsi in motivazioni extra.

Alvaro Morata con la maglia del Como

Il favorito per partire dall’inizio resta però Douvikas. L’attaccante greco offre maggiore fisicità e imprevedibilità sotto porta, con una potenza di tiro che potrebbe rivelarsi determinante. In un momento in cui Di Gregorio non appare nel suo periodo più sicuro, complici alcuni gol incassati nelle ultime uscite, l’arma Douvikas potrebbe essere quella giusta per provare a colpire la Juventus e riaccendere l’entusiasmo del Sinigaglia.

Nico Paz vs Kenan Yildiz: la sfida della gioventù con il numero 10

Ritornando al tema della gioventù, questa sfida rappresenta uno dei duelli più affascinanti del nostro calcio. La Serie A può vantare un confronto di altissimo livello tecnico e simbolico: Kenan Yildiz contro Nico Paz. Due talenti purissimi, cresciuti in due delle Academy più prestigiose d’Europa, pronti a sfidarsi per novanta minuti in un duello che profuma di futuro.

Kenan Yildiz, arrivato alla Juventus nel 2022, ha bruciato le tappe con una rapidità sorprendente. La sua eleganza e la sua personalità lo hanno portato a conquistare la maglia numero 10, ereditata idealmente dal suo idolo Alessandro Del Piero, e il ruolo di vice-capitano nonostante la giovane età. Simbolo di juventinità moderna, il turco sogna di riportare la Juve ai vertici del calcio italiano. In questa stagione ha già messo a referto 2 gol e 4 assist tra tutte le competizioni, oltre ai 3 gol segnati con la Turchia nelle recenti qualificazioni ai Mondiali.

Nome completo
Kenan Yıldız
Posizione
Attaccante
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Regensburg
Data di nascita
Maggio 4, 2005 | 00:00
Età
20
Peso (Kg)
77
Altezza (cm)
185
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
8
-
Per Game
Partite iniziate
8
1.0
Per Game
Minuti
684
85.5
Per Game
Goal
2
0.3
Per Game
Assist
4
0.5
Per Game

Nico Paz, invece, è l’altra faccia della medaglia. Arrivato dal Real Madrid nella scorsa stagione, con i blancos che mantengono un’opzione di riacquisto, il talento argentino deve ancora esprimere completamente il suo potenziale sul grande palcoscenico europeo. A Como, però, ha già conquistato tutti con la sua classe cristallina. Il Real lo monitora da vicino, pronto a riportarlo a Madrid già al termine di questa stagione per appena 9 milioni di euro (che diventeranno 10 nel 2027), a fronte di una valutazione di mercato che oggi sfiora i 60 milioni. Finora il suo bottino parla di 3 gol e 3 assist nelle prime sei giornate di campionato.

Nome completo
Nicolás Paz Martínez
Posizione
Centrocampista
Squadra attuale
Nazione
Luogo di nascita
Santa Cruz de Tenerife
Data di nascita
Settembre 8, 2004 | 00:00
Età
21
Peso (Kg)
74
Altezza (cm)
186
Stagione: 2025-2026
Partite terminate
6
-
Per Game
Partite iniziate
6
1.0
Per Game
Minuti
529
88.2
Per Game
Goal
3
0.5
Per Game
Assist
1
0.2
Per Game

Al momento Yildiz sembra avere un leggero vantaggio in termini di esperienza internazionale, ma Paz non intende sfigurare in quello che si preannuncia come un duello all’ultima giocata. Al Sinigaglia andrà in scena una partita che promette lampi di genio e giocate da fuoriclasse, con la sensazione che un loro colpo possa decidere il destino del match – e far esplodere uno dei due popoli, bianconero o biancoblù.