Napoli, Conte furioso dopo il ko di Bologna: “Non accompagno un morto. Parlerò con la società”

Redazione
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Il tecnico esplode in conferenza: accusa la squadra di mancanza di spirito e annuncia un confronto con il club. “Non siamo squadra, serve cambiare subito qualcosa”.

La sconfitta di Bologna è un terremoto in casa Napoli. Al termine della gara del Dall’Ara, persa 2-0, Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa con toni durissimi, annunciando un imminente confronto con la società e mettendo apertamente in discussione l’attuale assetto della squadra. “Ne parlerò col club, facciamo il compitino e non c’è ancora quella voglia di combattere tutti insieme che c’era l’anno scorso. Mi dispiace perché non sto riuscendo a entrare nelle teste dei giocatori. Qualcosa bisogna fare, perché non ho voglia di accompagnare un morto.” Parole pesantissime che fotografano un ambiente in crisi profonda, dove la delusione per il rendimento stagionale si mescola a un evidente malessere interno.

Serie A
9 Novembre 2025
- 15:00
Bologna
0.94
xG
0.26
2 0
Napoli

“Non siamo squadra: serve cuore, non trapianti”

Conte ha proseguito il suo duro sfogo spiegando le ragioni del malcontento: “Parlo di cuore, passione, entusiasmo, voglia. Quest’anno stiamo facendo molta fatica perché non siamo squadra. Mi prendo la responsabilità, ma è difficile cambiare se non c’è spirito collettivo. Trapianti di cuore non si possono fare. Ognuno deve ritrovare cattiveria e fame, altrimenti non andremo lontano.”

Bologna-Napoli
Bologna-Napoli

Il tecnico ha poi puntato il dito contro l’atteggiamento mentale del gruppo: “Ognuno pensa al suo orticello. Io voglio entrare nel cuore dei miei giocatori, ma se non c’è cuore diventa complicato. Devo parlare bene con la società, perché così non si va da nessuna parte.”

Napoli in crisi d’identità

Il Napoli è apparso scarico, prevedibile e privo di idee. Dopo la sconfitta di Bologna, i partenopei rischiano di perdere il contatto con la vetta e di scivolare fuori dalla zona Champions. Conte ha già ammesso in più occasioni che serviranno interventi mirati e, nelle prossime ore, è atteso un faccia a faccia con De Laurentiis e la dirigenza per analizzare la situazione.

La società riflette, Conte chiede una scossa

In quattro mesi il progetto Conte sembra già in affanno. Il tecnico non intende restare a guardare e ha chiesto un segnale forte, dentro e fuori dal campo. Il rischio, ora, è che la tensione possa spaccare definitivamente lo spogliatoio: le prossime settimane, con la sosta alle porte, saranno decisive per capire se la frattura potrà essere ricomposta o se il Napoli dovrà già ripensare al proprio futuro.