La crisi della Fiorentina non è più soltanto una questione di campo. Zero vittorie dopo quindici giornate, appena sei punti in classifica e un ultimo posto che pesa come un macigno: numeri che raccontano un avvio di stagione disastroso e che stanno spingendo il club a interrogarsi in profondità sul proprio futuro. La sfida contro l’Udinese, in programma domenica alle 18, assume i contorni di uno snodo decisivo, soprattutto per la posizione di Paolo Vanoli, già fortemente in discussione dopo il recente ko europeo contro il Losanna. Ma mentre il presente resta appeso ai risultati, a Firenze si guarda anche oltre, provando a intervenire sull’organizzazione societaria.
L’idea Paratici prende quota
Nelle ultime ore ha preso forza un nome pesante per la dirigenza viola: Fabio Paratici. Ex Juventus e Sampdoria, recentemente rientrato nell’organigramma del Tottenham, Paratici rappresenta il profilo individuato per dare una svolta strutturale al progetto tecnico. L’idea della Fiorentina è chiara: inserire una figura di forte esperienza internazionale, capace di incidere sulle scelte sportive, di mercato e di programmazione, andando a colmare un vuoto che in questa stagione è apparso evidente.
Sul tavolo un contratto lungo
Secondo le indiscrezioni filtrate nelle ultime ore, i contatti con Paratici sono già stati avviati. La proposta viola sarebbe importante anche dal punto di vista temporale: un contratto di cinque anni, segnale della volontà di affidare all’ex dirigente bianconero un ruolo centrale e di lungo periodo, con l’etichetta di head of football. Un’eventuale fumata bianca rappresenterebbe una scelta netta, quasi una dichiarazione d’intenti: prima rimettere ordine in dirigenza, poi provare a ricostruire una squadra e un’identità oggi smarrite.
Una mossa per cambiare rotta
In un contesto così complicato, la Fiorentina sembra aver capito che limitarsi a cambiare allenatore potrebbe non bastare. Serve una guida, una visione, qualcuno abituato a lavorare sotto pressione e a gestire cicli complessi. Paratici, con il suo passato fatto di successi ma anche di scelte divisive, incarna una scommessa forte. Rischiosa, certo. Ma forse necessaria per provare a tirare fuori la Fiorentina da un buio che, settimana dopo settimana, appare sempre più profondo.


