La sera di Marassi nasce con addosso più assenze che certezze e si chiude con la sensazione di aver rimesso la barra dritta. La Lazio di Sarri – due soli centrocampisti di ruolo nei convocati, squalifiche e acciacchi a svuotare la panchina – sceglie la via più diretta: pressione coordinata sul primo possesso rossoblù, attacchi veloci alle spalle dei terzini, linee corte per non allungarsi mai. Bastano quattro minuti per accendere il racconto: Castellanos riceve tra le linee, serve il taglio di Cancellieri, sinistro angolato e biancocelesti in vantaggio. Il Genoa si aggrappa a Vitinha per risalire, ma quando la partita sembra farsi orizzontale la Lazio punge ancora: Marušić affonda a destra e appoggia al centro per Castellanos, piatto secco e 0-2 alla 30’. Nel mezzo e fino all’intervallo, firma indelebile di Provedel: riflessi su Colombo (volée) e su Malinovskyi, parate che tengono l’inerzia.
VAR, gestione e chiusura a firma Zaccagni
La ripresa è figlia di episodî. Ayroldi al 57’ indica il rigore per un tocco di Romagnoli, richiamato al monitor: la review mostra prima il colpo di testa e poi il rimpallo sul braccio tenuto dietro il corpo, niente penalty. Scampato il pericolo, la Lazio non abbassa il volume: punizione laterale, Cancellieri anticipa tutti, la palla sbatte sul palo e sul tap-in arriva Zaccagni per il 3-0 (63’, convalidato dal VAR). Da lì, Sarri gestisce: dentro Hysaj per l’infortunato Marušić, poi Tavares, Pedro, Patric e Provstgaard per blindare ritmo e catena difensiva; dall’altra parte Vieira cambia volto al suo Genoa con Stanciu, Ekhator, Ekuban e Carboni, ma l’unico vero brivido è un rasoterra di Ekuban ben letto da Provedel. Nel finale giallo a Østigård su Zaccagni e sipario al 90’+5’.

Perché ha vinto la Lazio (e cosa resta al Genoa)
Con mezza mediana fuori, Sarri ha tolto ricami e scelto verticalità pulita: Cataldi a dettare l’uscita corta, Basic a riempire il mezzo spazio, Dia regista avanzato per connettere corsie e attacco. Cancellieri ha attaccato il lato cieco con tempi perfetti, Castellanos ha tenuto su la squadra e colpito, Zaccagni ha fatto la differenza dove conta, in area. La difesa – Gila molto attento – ha protetto bene i cross, lasciando a Provedel le parate “che valgono un gol”. Il Genoa ha pagato un avvio molle e la poca cattiveria nell’ultimo terzo: Vitinha intraprendente, qualche lampo di Ellertsson, ma poco peso specifico in area e una gestione emotiva complicata nei momenti chiave (rigore prima concesso e poi tolto). Servirà più qualità nell’ultimo passaggio e un lavoro migliore sulle seconde palle.
Il tabellino
Genoa–Lazio 0-3 (Serie A, 29 settembre 2025 – Luigi Ferraris)
Marcatori: 4’ Cancellieri (assist Castellanos), 30’ Castellanos (assist Marušić), 63’ Zaccagni.
Ammoniti GEN: Vásquez 1’, Norton-Cuffy 17’, Masini 51’, Malinovskyi 62’, Østigård 90’+3’.
Ammoniti LAZ: Cataldi 36’.
Arbitro: Giovanni Ayroldi.
Note: 57’ rigore revocato al Genoa dopo on-field review; 31’ infortunio Marušić (dentro Hysaj).
Calendario e classifica
Il Genoa riparte subito in salita, atteso al Maradona dal Napoli; la Lazio torna all’Olimpico contro il Torino di Baroni (sabato 4 ottobre, ore 15): occasione per trasformare una vittoria “terapeutica” in slancio di classifica.