A Reggio Emilia si è visto un Genoa completamente diverso: solido, compatto, con quella fame che era mancata finora. Sotto la guida temporanea di Criscito e Murgita, i rossoblù hanno conquistato la prima vittoria in Serie A, piegando il Sassuolo 2-1 con un gol allo scadere di Ostigard, che di testa ha siglato il colpo del riscatto. Un successo che va oltre i tre punti: segna una svolta mentale e tattica per un gruppo che finora aveva smarrito fiducia e concretezza. Sullo sfondo, la panchina in attesa di un nuovo tecnico — forse Daniele De Rossi, il nome più caldo nelle ultime ore.
Malinovskyi illumina, Ostigard la decide
Il Genoa parte con un 3-5-2 dinamico e aggressivo, ben disegnato da Criscito. In mezzo Frendrup funge da equilibrio, con Thorsby e Malinovskyi pronti a dare profondità e inserimenti. Sulle corsie Martin e Norton Cuffy spingono con ritmo, mentre davanti Vitinha e Colombo si muovono senza punti di riferimento, creando spazi e disorientando la difesa neroverde. Il vantaggio arriva al 27’: respinta corta di Muric, e Malinovskyi, con il suo sinistro chirurgico, infila l’angolo basso. È il primo squillo di una squadra finalmente viva, che gioca con energia e determinazione. Il Sassuolo reagisce solo a tratti, affidandosi ai guizzi di Pinamonti e a qualche iniziativa isolata di Koné, ma senza vera convinzione. Sul finale di tempo, Colombo spreca l’occasione del raddoppio, calciando alto da posizione favorevole.
Berardi illude, Ostigard chiude
Nella ripresa, il Sassuolo trova subito il pareggio: corner di Laurienté, spizzata di Matic e tocco vincente di Berardi da pochi passi. Ma la gioia dura poco: il Genoa non arretra, mantiene ordine e intensità.
Criscito rinfresca l’attacco inserendo Messias ed Ekuban, mentre Grosso prova a cambiare ritmo con Fadera e Cheddira. L’inerzia torna però dalla parte ligure: Vasquez sfiora il palo e al 91’ arriva il colpo liberatorio. Cross dalla sinistra, stacco imperioso di Ostigard, palla in rete. È il 2-1 che cancella settimane di sofferenza e regala ai rossoblù la prima, fondamentale vittoria.
Un segnale forte al campionato
Con questa vittoria, il Genoa abbandona l’ultimo posto e soprattutto ritrova spirito, identità e fiducia. La squadra è apparsa più corta, più cattiva, più unita. Criscito e Murgita hanno restituito al gruppo il senso di appartenenza che sembrava smarrito, e la risposta è arrivata sul campo. Ora resta da capire chi guiderà il nuovo corso: De Rossi resta il candidato più credibile, ma per il Grifone questa notte a Reggio Emilia ha già il sapore di una rinascita.



