Non importa dove lo posizioni: Mason Greenwood finisce sempre per spostare gli equilibri. La sua nuova stagione con il Marsiglia sta assumendo contorni quasi clamorosi, al punto che il club di De Zerbi è oggi l’unica vera alternativa al Paris Saint-Germain sia in Ligue 1 sia in Champions League. Numeri da fuoriclasse, quelli dell’inglese: 21 gol nella scorsa annata e già 10 reti in 12 partite in quella attuale, con una doppietta nel derby del Mediterraneo che ha travolto il Nizza. Greenwood guida la classifica marcatori nonostante non sia un centravanti puro: un’anomalia brillante, che racconta meglio di qualsiasi statistica la sua trasformazione.
Classifica marcatori in Ligue 1

Greenwood, l’arma totale di De Zerbi
Nel sistema creato da De Zerbi, un 4-2-3-1 fluido e aggressivo, Greenwood parte da destra ma non rimane mai fermo. Diventa trequartista, seconda punta, riferimento avanzato: un continuo muoversi tra le linee che avvelena le difese. La sua unicità è nota da anni: calcia indifferentemente con entrambi i piedi, anche se lui si definisce mancino. Una doppia natura affinata sin da bambino, quando il padre lo costringeva a replicare ogni gesto tecnico “a specchio”. Non stupisce, quindi, che in Francia sia diventato l’incubo dei difensori e la stella di una squadra che ha trovato in lui il volto più luminoso.
Il passato che non passa
Accanto al talento, però, resta l’ombra che accompagna il suo nome dal 2022: il caso di violenza denunciato dall’ex fidanzata, con immagini e audio diventati virali. Le indagini sono state archiviate dopo un accordo tra le parti e Greenwood non è più imputato, ma il marchio è rimasto addosso. Quando il Marsiglia ha deciso di investire 30 milioni per prenderlo dallo United, le polemiche si sono riaccese, pungenti come allora.
Greenwood ha scelto il silenzio. De Zerbi no: alla vigilia della sfida col Newcastle, il tecnico ha difeso il suo giocatore, parlando di un ragazzo introverso che in Francia ha trovato un ambiente pronto a dargli una seconda possibilità.
La porta chiusa dell’Inghilterra
Se a Marsiglia Greenwood ha trovato un contesto che l’ha accolto, in patria la situazione è opposta. L’Inghilterra continua a ignorarlo: una sola presenza nel 2020, poi più nulla. Nemmeno Tuchel, che ha ampliato la rosa dei convocati, ha pensato a lui. Davanti c’è abbondanza, certo, ma il peso dell’opinione pubblica inglese resta una barriera invalicabile. Convocarlo significherebbe aprire un fronte mediatico che nessuno vuole affrontare.

Il mercato osserva, e il prezzo sale
Il futuro? È presto per dirlo. Greenwood a Marsiglia sta bene, gioca, segna e decide. Ma le richieste crescono, e la valutazione vola: oltre 60 milioni di euro. Tra i club che lo avevano sondato c’era anche il Napoli, che oggi sarebbe costretto a fare conti ben più pesanti.
A 24 anni è un talento nel pieno della maturazione tecnica, rinato in un contesto che gli ha restituito la libertà di esprimersi. Le domande su ciò che è stato continueranno ad accompagnarlo, ma il calcio francese, per ora, vede solo quello che vede il campo: un giocatore che fa la differenza ovunque lo metti.



