Il punto di Mauro Icardi sul momento del Galatasaray arriva alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Union Saint-Gilloise, un appuntamento che l’attaccante argentino presenta con lucidità, senso di responsabilità e una fede incrollabile nel potenziale della sua squadra. In un momento in cui il club turco cerca continuità a livello europeo, il suo capitano sceglie parole misurate: il focus resta sul presente, sull’obiettivo immediato e sulla consapevolezza di un gruppo che vuole andare oltre il proprio limite.
Anteprima partita
Fiducia totale nel percorso europeo
In conferenza stampa, Icardi non nasconde la convinzione che anima l’ambiente giallorosso. «Abbiamo una squadra importante», ha spiegato, sottolineando come la Champions rappresenti un orizzonte reale, non un sogno lontano. Per lui il discorso è semplice: i mezzi tecnici ci sono, la qualità collettiva anche, e il Galatasaray ha tutto per centrare la qualificazione alla fase successiva. Solo dopo, garantisce, arriverà il momento di pensare al derby, altro snodo emotivo e tecnico della stagione.

Un equilibrio delicato: il professionista e l’uomo
Accanto al calcio, Icardi apre una parentesi personale. Lo fa senza retorica, ricordando come «tutti abbiamo problemi nella vita privata» e come sia inevitabile dover trovare un punto di equilibrio tra professione e famiglia. Racconta di non aver visto le figlie per cinque mesi, una distanza che ha pesato ma che il club ha compreso, concedendogli un permesso speciale. Nessun alibi, precisa: solo una realtà umana che si sovrappone a quella sportiva.
Un rientro graduale dopo l’infortunio
Il tema fisico rimane centrale. Icardi non si nasconde: «Voglio sempre essere al 100%, ma ho avuto un infortunio e sono in squadra da quattro o cinque mesi». L’argentino non sa quantificare con precisione la sua condizione attuale, ma ribadisce come ogni giorno di lavoro sia orientato al recupero totale. È un discorso di dedizione, quasi di dovere morale verso un gruppo che vede in lui un riferimento. Anche quando non è al massimo, giura, non si tira indietro: «Al Galatasaray ho sempre giocato con infortuni e fastidi».
Il leader che il Galatasaray si aspetta
Non servono proclami. Bastano tono, postura e la volontà di mettersi al centro del progetto con la professionalità che gli è sempre stata riconosciuta. Icardi parla da capitano vero, consapevole che le prossime settimane diranno molto sul destino europeo del Galatasaray. E mentre il derby si avvicina, la priorità resta una sola: vincere, sopravvivere alla pressione e dimostrare che questo gruppo può andare lontano. Lui, intanto, c’è. Anche con qualche acciacco di troppo. Anche dopo mesi difficili. Perché il suo ruolo, oggi più che mai, è tenere la squadra in rotta verso gli obiettivi più alti.



