Ciro Immobile sta per vivere una serata dal sapore unico. Domenica, all’Olimpico, affronterà la Lazio per la prima volta da avversario dopo i suoi nove anni in biancoceleste, un’era che lo ha consegnato alla storia del club come uno dei marcatori più prolifici di sempre. Il centravanti campano, oggi al Bologna di Vincenzo Italiano, torna nello stadio che per quasi un decennio lo ha osannato, ma lo farà con una maglia diversa e con una storia calcistica che si è arricchita di nuove pagine. La sua avventura felsinea, iniziata dopo l’esperienza al Besiktas, non è partita nel migliore dei modi: un infortunio lo ha frenato subito, proprio nel giorno del debutto in Serie A contro la Roma. Ora però il destino gli mette di fronte la Lazio, e tutto lascia pensare a un’accoglienza da brividi.

Un avvio complicato, ma il feeling con il gol non è mai cambiato
Il ritorno in Italia ha regalato a Immobile soltanto due apparizioni: una breve parentesi nella sfida persa con la Roma e qualche minuto nella vittoria di Coppa Italia contro il Parma. Troppo poco per un attaccante abituato a vivere di campo, ritmo e rete. Ma se c’è una certezza nella sua carriera, è la sua capacità di incidere ovunque: i numeri parlano per lui. Con la maglia della Lazio ha scritto pagine indimenticabili: 207 gol complessivi, una Scarpa d’Oro nel 2020 grazie ai 36 centri stagionali, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia. Un’eredità che pesa, e che spiega perché il suo ritorno da avversario non possa essere vissuto come una partita qualunque.

L’Olimpico prepara il tributo al suo bomber
La serata non sarà solo una sfida di campionato. Sarà soprattutto un omaggio. I tifosi biancocelesti hanno già predisposto striscioni, cori e una coreografia dedicata a Immobile, un modo per ringraziare chi, per quasi dieci anni, ha incarnato il sentimento e la fame di vittorie del popolo laziale. Nessun rancore, nessuna distanza: solo memoria e affetto per chi ha tenuto vive le speranze europee del club e ha riscritto record su record.

L’ultima volta da avversario: un ricordo lontano
Bisogna tornare indietro di quasi un decennio per ritrovare Immobile contro la Lazio. Era il 6 marzo 2016, vestiva la maglia del Torino, e la partita finì 1-1. Quel giorno sbagliò anche un calcio di rigore. Da allora la sua storia è cambiata, si è tinta di biancoceleste e lo ha reso un simbolo di un’intera generazione di tifosi.




