Un inizio di stagione in salita, tra panchine e aspettative da riconquistare, ma Yann Bisseck ha saputo reagire con maturità. Contro la Fiorentina, il difensore tedesco classe 2000 ha firmato la sua prestazione più convincente da quando veste la maglia dell’Inter, giocando da centrale puro e non nel suo ruolo più abituale di braccetto destro. Una scelta tattica di Cristian Chivu che ha sorpreso e, soprattutto, ha funzionato.
Una prova da leader nel cuore della difesa
Bisseck ha gestito con calma e intelligenza il traffico al centro dell’area, contenendo Kean e guidando il reparto con una personalità da veterano. Solo una piccola disattenzione nel finale ha macchiato una prestazione quasi impeccabile, che ha messo in evidenza doti già note – forza fisica, reattività, lettura – ma anche una crescita mentale significativa.

Non era la prima volta che Chivu lo provava in quella posizione: un test generale era già arrivato in Belgio, nel secondo tempo contro l’Union Saint-Gilloise. Ma contro la Fiorentina, al “Meazza”, Bisseck ha dato la sensazione di poter essere un’alternativa reale a De Vrij e Acerbi, non un semplice jolly difensivo.
Una nuova risorsa tattica per Chivu
Il rendimento del tedesco apre scenari interessanti per l’allenatore nerazzurro. Con Bisseck centrale, l’Inter può permettersi una linea difensiva più alta e un atteggiamento più aggressivo, sfruttando la sua velocità nei recuperi e la capacità di uscire palla al piede.
Questa soluzione offre a Chivu la possibilità di ruotare i centrali senza snaturare il sistema a tre, alternando esperienza (De Vrij, Acerbi) e freschezza (Bisseck, Pavard) a seconda delle esigenze. In un calendario fitto tra campionato e Champions, la duttività del tedesco può rivelarsi un’arma tattica fondamentale.
La duttilità come chiave del suo futuro
Dopo l’arrivo di Akanji, lo spazio di Bisseck sembrava essersi ridotto drasticamente: solo due presenze in Serie A prima di Firenze, una negativa contro l’Udinese e l’altra da applausi contro i viola. Ma questa nuova interpretazione del ruolo potrebbe rilanciare le sue gerarchie interne.
Da braccetto o da centrale, Bisseck si sta rivelando sempre più maturo, pronto a guadagnarsi la fiducia del tecnico e a restare parte integrante del progetto Inter. In un gruppo che fa della flessibilità una delle proprie armi, la sua crescita tattica non è solo una buona notizia, è una risorsa strategica. Contro la Fiorentina, Bisseck ha mostrato la versione più completa di sé: solido, concentrato, propositivo. Un segnale forte per Chivu, che ora sa di poter contare su una nuova certezza al centro della sua difesa.




 
			
 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
									