La Scala del Calcio torna a pulsare per un incrocio che, fino a qualche stagione fa, nessuno avrebbe immaginato così carico di significati. L’Inter di Chivu, terza forza del campionato e distante un solo punto da Milan e Napoli, accoglie un Como sorprendente, modellato con cura da Cesc Fabregas e ormai stabilmente proiettato verso un piazzamento europeo. È una partita pesante, non soltanto per la classifica ma per la narrazione di un torneo in cui le distanze si accorciano e i valori si mescolano.
La classifica
I nerazzurri arrivano con la leggerezza di chi ha saputo ritrovare continuità: il successo contro il Pisa e la qualificazione in Coppa Italia contro il Venezia hanno rimesso benzina nel motore e fiducia in un gruppo che, pur tra assenze e rotazioni obbligate, mantiene un’identità precisa. Il Como, dal canto suo, si presenta al Meazza forte del 2-0 rifilato al Sassuolo, una vittoria che racconta più delle parole il carattere di una squadra capace di soffrire e verticalizzare con lucidità. È questo equilibrio di stato di forma e personalità a rendere la sfida del Meazza uno dei passaggi più intriganti della giornata, con appena tre punti a dividere le due squadre. Un margine sottile, quasi simbolico, che racchiude tutto il carico emotivo della vigilia.

Le scelte di Chivu: Inter senza Dumfries e Darmian, spazio a Carlos Augusto
Il tecnico nerazzurro ha imparato in fretta che, in una stagione compressa, le soluzioni alternative diventano risorse indispensabili. Sulla corsia destra mancheranno Dumfries e Darmian, un doppio vuoto che spinge Carlos Augusto verso una maglia da titolare nel ruolo di esterno, adattamento già sperimentato e capace di garantire spinta e fisicità. Davanti, Thuram e Lautaro Martinez restano il pilastro offensivo, una coppia che Chivu considera inscindibile nei momenti chiave. Le alternative, Pio Esposito e Bonny, attendono dalla panchina.
INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Chivu

Fabregas rilancia il Como: Douvikas guida l’attacco, Morata ancora fuori
Sul fronte opposto Fabregas prosegue sulla strada delle conferme. Douvikas, protagonista contro il Sassuolo, resta al centro dell’attacco, mentre Morata scivola nuovamente in panchina, scelta che racconta la volontà dell’allenatore di premiare chi offre soluzioni immediate e verticalità.In mezzo, il duello tra Caqueret e Da Cunha accompagna le ore della vigilia, mentre sulla sinistra difensiva resta aperta la sfida tra Moreno e Valle.
COMO (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Diego Carlos, Ramon, Moreno; Perrone, Caqueret; Addai, Paz, Rodriguez; Douvikas. All. Fabregas
Emergenze e assenze: l’Inter perde quattro pedine, Como privo di esperienza
La lista degli indisponibili pesa soprattutto sul lato nerazzurro: Dumfries, Darmian, Palacios e Di Gennaro obbligano Chivu a ridisegnare le rotazioni sulle fasce e a gestire con prudenza gli equilibri di squadra. Il Como, dal canto suo, viaggia senza Diao, Dossena, Goldaniga e Sergi Roberto, quattro elementi che avrebbero garantito profondità ed esperienza, soprattutto in un palcoscenico come San Siro.
Una notte che vale più di tre punti
Il sapore di questa partita va oltre i numeri. L’Inter cerca continuità per restare agganciata alla vetta e mantenere il duello aperto fino alla fine. Il Como vuole dimostrare, ancora una volta, che non è una meteora, ma una realtà pienamente credibile del nuovo panorama calcistico. San Siro, per una sera, diventa la cornice di un racconto che intreccia ambizioni, prospettive e fragilità. Il campo dirà chi è pronto a salire un gradino più in alto.



