La serata di San Siro promette una partita d’alta quota, un incrocio che vale posizioni, ambizioni e conferme. L’Inter, terza con 27 punti e inseguendo la Roma passo dopo passo, apre le porte al Como, sorprendente quinta forza del campionato e distante appena tre lunghezze. Una sfida che ha il sapore di una nuova geografia della Serie A, fatta di equilibri sottili e di squadre emergenti che non temono la Scala del Calcio.
Eppure il fascino della sfida non si riduce soltanto ai temi di classifica. A catturare gli sguardi sarà soprattutto Nico Paz, il talento argentino che ha incendiato la prima metà di stagione e che, paradossalmente, l’Inter aveva immaginato – o sognato – di portare a Milano.
Una stagione scintillante: Paz guida la Serie A e si prepara alla ribalta del Meazza
Il classe 2004 ha trasformato la sua esperienza italiana in un laboratorio di esplosione calcistica. Con 5 gol e 5 assist, Nico Paz è oggi il giocatore con più contribuzioni offensive dell’intero campionato, un dato che racconta la sua centralità tecnica e la sua capacità di leggere le partite con lucidità da veterano.
San Siro rappresenta per lui un palcoscenico naturale. Le giocate, la pulizia tecnica, la freddezza negli ultimi metri: sono qualità che hanno convinto tutti, tanto che il suo nome è diventato una presenza fissa nelle discussioni di mercato.
L’Inter ci ha provato: il sogno nerazzurro e il muro del Real Madrid
C’è stato un momento, pochi mesi fa, in cui l’Inter aveva davvero creduto di poter aprire uno spiraglio. Il profilo di Paz era stato studiato, discusso, valutato con attenzione. Il club vedeva in lui un investimento tecnico e identitario per il futuro, una figura capace di illuminare l’attacco nerazzurro con un talento fuori dal comune.
Ma la trattativa, di fatto, non è mai arrivata a un punto concreto. Il Real Madrid, che lo aveva ceduto al Como con una doppia clausola rescissoria, aveva già blindato il futuro del suo prospetto più brillante. Non era tanto la posizione dei lariani ad essere un ostacolo, quanto quella del club spagnolo, deciso a non perdere il controllo di un giocatore ritenuto strategico per i prossimi anni.
Il ruolo di Zanetti e i contatti con la famiglia Paz
A conferma dell’interesse, c’era stato anche l’intervento diretto di Javier Zanetti, legato da un rapporto personale alla famiglia Paz. Cene, incontri, confronti: il vicepresidente nerazzurro aveva provato a capire se esistessero margini per costruire qualcosa. La risposta, però, è arrivata rapida e definitiva. La strada era troppo stretta, quasi inesistente.
Un finale già scritto: Paz torna al Real Madrid nell’estate 2026
Il presente appartiene al Como, ma il futuro ha una destinazione chiara. A giugno 2026 il Real Madrid eserciterà la clausola pattuita e riporterà a casa Nico Paz versando 9 milioni di euro, una cifra simbolica rispetto al valore che il talento argentino ha costruito in questi due anni italiani.
È un percorso scolpito da prestazioni di livello, da una crescita costante, dall’evidenza che nelle sue giocate abita un potenziale da palcoscenico internazionale. Il Como ha beneficiato di un talento in piena evoluzione, l’Inter lo ha osservato da lontano, il Real si prepara a riprendersi ciò che aveva semplicemente parcheggiato.






