All’Allianz Stadium la Juventus non riesce a sfondare il muro dell’Atalanta. Finisce 1-1 il big match della quinta giornata di Serie A, con i bianconeri che dominano a lungo ma devono accontentarsi di un punto. La partita si accende subito con il palo di Kalulu al 2’, poi un primo tempo carico di occasioni per la squadra di Tudor che, però, viene punita dal guizzo di Sulemana al 45’. Nella ripresa cresce la spinta offensiva della Juve, sostenuta dallo Stadium, fino al gol del pari firmato da Cabal al 78’. Poco dopo, l’espulsione di De Roon ha lasciato la Dea in dieci, costretta a soffrire fino all’ultimo.
Primo tempo: Juve sprecona, Atalanta cinica
L’avvio è tutto a tinte bianconere: la squadra di Tudor entra in campo con aggressività e dopo pochi minuti sfiora il vantaggio con Kalulu, che di testa centra in pieno il palo. Le occasioni fioccano: Adzic impegna Carnesecchi con un destro piazzato, Thuram vede il suo tiro deviato a pochi centimetri dal gol, mentre Koopmeiners si fa notare con inserimenti e conclusioni.
L’Atalanta, schiacciata nella propria metà campo, fatica a ripartire ma dimostra di avere qualità nel gestire i momenti chiave. E al tramonto della frazione, ecco la beffa: errore di Adzic in uscita, palla rubata da Sulemana che s’invola, salta Gatti e Thuram e fulmina Di Gregorio con un diagonale secco. È l’1-0 che manda le squadre al riposo.

Secondo tempo: Vlahovic entra, Cabal colpisce
La Juventus rientra con la stessa determinazione e Tudor si gioca presto le carte pesanti dalla panchina: dentro Vlahovic e McKennie per aumentare fisicità e incisività. Lo Stadium spinge, i bianconeri aumentano la pressione e sfiorano più volte il pari, soprattutto con McKennie che al volo impegna Carnesecchi in una parata di puro istinto. L’Atalanta fatica a contenere, ma al 76’ la Juve perde Bremer per un problema fisico: al suo posto entra Cabal, destinato a diventare l’eroe di giornata. Dopo appena due minuti, approfitta di una mischia in area e scaraventa in rete l’1-1 che fa esplodere lo stadio.

Poco dopo arriva l’episodio che cambia il finale: De Roon commette fallo su McKennie e rimedia il secondo giallo, lasciando l’Atalanta in dieci per gli ultimi minuti. La Juventus si riversa in avanti con Zhegrova e Joao Mario che provano a sfondare sulle fasce, e nel recupero è ancora Kelly a sfiorare il colpo da tre punti, ma Carnesecchi tiene il risultato.
Juve, amaro in bocca ma tanto carattere
Per la Juventus resta l’amaro in bocca: la squadra ha creato tanto, ha colpito un legno e sprecato più di un’occasione, pagando cara una disattenzione. Tuttavia, la reazione nella ripresa e il carattere mostrato dopo lo svantaggio sono segnali incoraggianti per Tudor, che ha trovato risposte importanti dai cambi. L’Atalanta, dal canto suo, conferma la tradizione positiva allo Stadium: solidità, cinismo e capacità di reggere l’urto anche in inferiorità numerica.
Il pari mantiene i bianconeri al secondo posto, mentre la Dea continua il suo cammino da imbattuta. Una partita che conferma il valore delle due squadre, ma lascia l’impressione che la Juventus abbia perso una grande occasione.
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